La notizia era nell’aria da diversi giorni, ora è arrivata la conferma e la precisazione del diretto interessato: Roman Abramovich mette in vendita il Chelsea. A una settimana dall’invasione russa in Ucraina, l’oligarca ha deciso di cedere il club campione d’Europa, sottolineando che la vendita non avverrà in tempi rapidissimi, ma con il percorso congruo: «La vendita del club non sarà accelerata ma seguirà il giusto processo. Non chiederò alcun prestito da rimborsare. Per me non si tratta mai di affari né di soldi, ma di pura passione per il gioco e per il club».



In una nota diffusa sul sito internet del Chelsea, Roman Abramovich ha affermato che donerà il ricavato della cessione in beneficenza: «ho incaricato il mio team di creare una fondazione di beneficenza in cui verranno donati tutti i proventi netti della vendita. La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina. Ciò include la fornitura di fondi essenziali per i bisogni urgenti e immediati delle vittime, nonché il sostegno al lavoro di recupero a lungo termine. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile da prendere e mi addolora separarmi dal Club in questo modo». (Aggiornamento di MB)



ROMAN ABRAMOVICH CHIEDE 3,3 MILIARDI PER IL CHELSEA

Con lo scoppio della guerra in Ucraina a causa dell’invasione russa e anche a causa della sua stretta amicizia con Vladimir Putin, Roman Abramovich è uno degli uomini più discussi dell’ultimo periodo. Dopo aver teso la mano a Kiev, partecipando da garante ai negoziati di Gomel, ma pur sempre vicino a Putin (è uno dei finanziatori dell’azienda che produce materiale per i carri armati russi), l’oligarca e magnate ha deciso di fare un passo indietro nel mondo dell’imprenditoria sportiva mettendo in vendita il Chelsea. Dopo aver lasciato negli scorsi giorni, Abramovich avrebbe comunicato le proprie richieste proprie nelle ultime ore.



A capo del club londinese da quasi 20 anni, con i Blues che sono stati rilevati nel 2003, Abramovich ha speso una cifra che va ben oltre i 2 miliardi, un debito che gli inglesi devono coprire e garantire al magnate russo che ha avanzato comunque pretese monstre per chi sarà interessato a rilevare il club londinese. Per entrare dalla porta principale a Stamford Bridge, casa dei Blues, Abramovich ha infatti richiesto 3,3 miliardi  di euro, quota che è destinata a scoraggiare i potenziali acquirenti.

ABRAMOVICH METTE IN VENDITA IL CHELSEA, POTENZIALI ACQUIRENTI

Secondo quanto riportato dai media britannici, nonostante la cifra monstre richiesta da Abramovich ci sarebbe già qualcuno pronto a bussare alla porta dei londinesi. Si tratta del miliardario svizzero Hansjörg Wyss, che ha annunciato di aver presentato la prima proposta formale per l’acquisizione del club campione d’Europa: “Abramovich sta cercando di vendere tutte le sue ville in Inghilterra, vuole anche sbarazzarsi rapidamente del Chelsea. Io e altre tre persone abbiamo ricevuto una proposta per l’acquisto del Chelsea ma Abramovich chiede troppo”.

Wyss ha dunque spiegato: “Il Chelsea gli deve 2 miliardi di sterline e non ha soldi. Ad oggi, non conosciamo il prezzo esatto di vendita. Devo esaminare le condizioni generali; quello che posso già dire è che sicuramente non farò una cosa del genere da solo. Se dovessi acquistare il Chelsea, lo farò con un consorzio composto da sei a sette investitori”. Non resta dunque che attendere per conoscere il futuro del Chelsea che Abramovich ha preso nel 2003 dalle “macerie” e fatto diventare grande in un ventennio costellato di successi in Premier League e in Europa.