La variante Omicron si sta diffondendo ad un livello tale che i contagi continueranno a crescere e «nei prossimi 30 giorni stando ai ritmi attuali avremo 2500 morti tra le persone non vaccinate». A parlare è il professor Sergio Abrignani, immunologo e membro del Comitato tecnico scientifico. È intervenuto al “Caffè della domenica” di Maria Latella su Radio 24. Morti che a detta dell’esperto «potevano essere evitate». A tal proposito, Abrignani ha ribadito che «non vaccinarsi è come andare in moto a folle velocità senza casco».
Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale nella popolazione over 50, che scatterà domani, ha ricordato che «ci sono oltre 2milioni e 200 mila persone non vaccinate che contribuiscono al 75% dei ricoveri in terapia intensiva e al 60% delle morti». Negli ultimi dieci giorni, ha aggiunto Abrignani, abbiamo avuto in Italia una media di 160 decessi al giorno, di cui 85-90 non vaccinati.
ABRIGNANI (CTS) “NON TORNEREMO AL LOCKDOWN”
Per quanto riguarda invece il ritorno a scuola, il professor Sergio Abrignani si allinea con la decisione del governo di non chiuderle. «Sono d’accordo con la decisione presa dal governo, in un paese in cui i bambini possono andare al cinema, al ristorante e nei bar sarebbe per me incomprensibile chiudere la scuola», ha aggiunto il componente del Comitato tecnico scientifico (Cts) a Radio 24. Per l’immunologo la situazione va comunque monitorata con attenzione, «ma è un rischio da prendere nel momento in cui tutto è aperto».
Riguardo invece l’ipotesi di nuove restrizioni, ne esclude di estreme: «Niente ci fa prevedere che torneremo in lockdown». Nell’intervista resa ieri, invece, a Fanpage sull’obbligo vaccinale l’immunologo dell’Università Statale di Milano ha detto che «dovrebbe essere esteso a tutti. Se fossimo tutti vaccinati avremmo in terapia intensiva un quarto delle persone che vi si trovano ora».