Il professor Sergio Abrignani, membro del Comitato Tecnico Scientifico, ha cercato di fare un po’ di chiarezza in merito ai tempi della quarantena da covid, che potrebbero ridursi a 3-5 giorni. Oggi si riunirà proprio il Cts che prenderà una decisione, forse sulla falsa riga di quanto già stabilito dai Cdc americani, che hanno appunto deciso di portare l’isolamento a soli 5 giorni per vaccinati con due dosi e non vaccinati, e di toglierlo invece a chi ha ricevuto anche il booster. Abrignani invita ad essere fiduciosi: «I dati attualmente disponibili su Omicron – le sue parole rilasciate ai microfoni del quotidiano online Open – indicano che la variante non solo è molto più diffusiva ma che è molto più evidente di prima. In termini di tempo questo vuol dire che mentre con Delta il periodo medio di manifestazione della malattia era di 5 giorni, con Omicron è di 2-3 giorni”.



“L’altro elemento – ha continuato Abrignani – è che i vaccinati con terza dose possono certo infettare ma che anche con cariche virali discrete sono in grado di trasmettere un virus molto leggero. Due evidenze scientifiche che hanno guidato la freschissima decisione dell’Ecdc di Atlanta, una delle agenzie più seguite e consultate al mondo: è di stanotte il documento importantissimo dove si comunica l’abolizione della quarantena per tutti i vaccinati con tre dosi e la riduzione a 5 giorni per vaccinati con 2 dosi e non vaccinati. Il contatto di un positivo con dose booster potrà ora uscire normalmente di casa indossando la mascherina senza il bisogno di isolarsi. Una decisione bastata proprio sui due dati che spiegavo prima”.



ABRIGNANI: “QUARANTENA? NON SIAMO NOI A CAMBIARE IDEA MA E’ IL VIRUS CHE MUTA”

E a chi accusa gli scienziati e i tecnici di cambiare idee ‘ogni due giorni’, Abrignani replica: “Non siamo noi a scegliere ogni volta in modo diverso ma è il virus a cambiare. Cerchiamo solo di andargli dietro. Se avessimo ancora il ceppo originario di Wuhan non avremmo alcun problema, perché tutto quello che avevamo deciso allora è attualmente efficace. Il punto è che in 12 mesi il virus ha sviluppato ben 3 varianti pericolose in termini di contagio ed effetti”.

Il giornalista di Open fa notare che la riduzione della quarantena riguarderebbe solo i vaccinati con tre dosi, al momento il 58 per cento circa della popolazione totale: la copertura è sufficiente per diminuire i tempi di isolamento per tutti? “A questa risposta preferisco ancora non rispondere – ha replicato il professor Abrignani – sarà uno dei punti da affrontare nella discussione del Cts. È chiaro che il governo sarà chiamato a trovare una mediazione tra le evidenze scientifiche che arriveranno da parte nostra e le sue esigenze di mandare avanti il Paese”.