Quello che sta per arrivare sarà un Natale tranquillo, senza dubbio migliore rispetto a quello di un anno fa, vissuto in piena ondata di covid. Ne è convinto il professor Sergio Abrignani, immunologo dell’università di Milano nonché stimato membro del Comitato tecnico scientifico, il Cts, intervistato quest’oggi dal quotidiano Repubblica. Parlando in vista di ciò che accadrà nell’imminente futuro, alla luce anche di una tendenza in aumento circa i casi di positività in Italia, il professore non si sbilancia più di tanto, ma in ogni caso rassicura: “qualunque cosa accada quest’inverno, è più rassicurante affrontarla con l′85% di vaccinati”.



Ecco perchè è fondamentale continuare a spingere con le terze dosi di vaccino anti covid: “In Gran Bretagna – ha proseguito l’esperto camice bianco – si sta già osservando un calo di efficacia dei vaccini, c’è probabilmente bisogno delle terze dosi, e non c’è nulla di strano. La maggior parte dei vaccini che conosciamo prevedono tre dosi. Adesso è giusto dare la precedenza a chi ha più bisogno, poi l’ulteriore richiamo potrà essere esteso a tutti”.



ABRIGNANI: “ARRIVARE AL 90 PER CENTO DI VACCINATI UN RISULTATO STELLARE”

Abrignani in ogni caso promuove a pieni voti l’Italia e la sua campagna vaccinale iniziata, ricordiamo, quasi esattamente 10 mesi fa, il 27 dicembre del 2020: “L′85% di vaccinati senza obbligo sono un dato straordinario. Se, come spero, arriveremo al 90% entro l’anno, sarebbe un risultato stellare ed è possibile che presto arrivi l’autorizzazione anche per i bambini”.

La conclusione è dedicata a quelle milioni di persone italiane non ancora vaccinate, il nocciolo duro da convincere: “In merito ai 6-7 milioni di persone che mancano da noi, la maggior parte può essere convinta. Gli irriducibili con certezze paranoidi sono attorno a un milione, e con chi si nutre di false certezze non si può discutere”, riferendosi ovviamente al gruppo di no vax più duri, convintissimi che il vaccino non s’ha da fare e con cui di fatto sembra molto complicato dialogare.