Il presidente dell’Abruzzo, Marsilio, torna sulla polemica zona rossa-zona arancione. In collegamento con il programma di Rai Uno, Oggi è un altro giorno, ha parlato così con la conduttrice Serena Bortone: “Io ho portato l’Abruzzo in zona rossa prima che lo facesse il governo, a differenza di molti altri miei colleghi che hanno protestato. Conosco i dati e quando ho capito che l’Abruzzo stava rischiando, ho ordinato la zona rossa. Ho voluto anticipare di due giorni perchè abbiamo il controllo della situazione, conosciamo i dati, che sono nella media nazionale. Ho chiesto al ministro della salute, Speranza, di utilizzare una facoltà di deroga per prendere atto della realtà dei fatti, se il vantaggio minimo che si può tenere mantenendo per due giorni la zona rossa non è compensato. Nell’ultima ordinanza Speranza ha messo come scadenza il 20 dicembre, ma a seguito di cabina di regia, i cui eventuali effetti sarebbero iniziati domenica. Se io non avessi preso questa decisione avremmo fatto un’altra settimana in zona rossa. Noi siamo stati più di due settimane in zona rossa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ABRUZZO ARANCIONE: LETTERA DIFFIDA GOVERNO, MARSILIO: “TONO INTIMIDATORIO”
Prosegue lo scontro tra Abruzzo e Governo. Vi abbiamo riportato la lettera di diffida inviata dall’esecutivo al presidente Marco Marsilio dopo l’ordinanza regionale firmata ieri che ripristina la zona arancione. Intervenuto in conferenza stampa, l’esponente di Fratelli d’Italia ha accusato duramente i ministri Boccia e Speranza, come riporta Ansa: «Ho ricevuto intorno a ora di pranzo la lettera di diffida firmata dai ministri Boccia e Speranza: io non voglio drammatizzare il conflitto con il governo ma francamente considero eccessivo se non risibile il tono intimidatorio e la minaccia di responsabilità penale rispetto ai contagi che deriverebbero da questo evento». Replica netta, dunque, in attesa della contro-risposta degli esponenti dell’esecutivo. Lo scontro a distanza sembra infatti non destinato a terminare qui… (Aggiornamento di MB)
ABRUZZO ARANCIONE, LETTERA DIFFIDA GOVERNO A MARSILIO
Come già anticipato questa mattina, ora è ufficiale: i Ministri Speranza e Boccia hanno inviato la lettera di diffida al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, intimando di revocare al più presto l’ordinanza con cui è stato dichiarato l’uscita dalla zona rossa e l’ingresso in fascia arancione. Dopo le polemiche generate dalla sua “uscita a sorpresa”, è lo stesso Marsilio a tornare sullo scontro e replica su Rai Radio1 «Non cerco lo scontro istituzionale: collaboro e continuerò a collaborare con correttezza con il governo. Penso che il governo abbia fatto una interpretazione sbagliata delle norme e delle tempistiche che non tengono conto dei dati reali». Il Governatore di Centrodestra ribadisce di non essere un irresponsabile, «ho anticipato la zona rossa. Penso che bisogna essere seri: quando c’è pericolo si adottano soluzioni di salvaguardia, anche le più drastiche. Quando però i dati ci dimostrano che la situazione è sotto controllo torniamo ad aprire in sicurezza. Non credo che 48 ore di anticipo nell’apertura dei negozi possano stravolgere la situazione sanitaria del nostro territorio. La nostra regione è nella media nazionale», conclude Marsilio in attesa delle dichiarazioni in risposta alla lettera di diffida che arriveranno nella conferenza stampa della ore 15.
ORDINANZA MARSILIO: ZONA ARANCIONE DA OGGI
Ieri sera a sorpresa il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha annunciato di aver firmato una nuova ordinanza per rendere la regione zona arancione a partire dalla giornata di oggi 7 dicembre 2020: già due settimane fa era stato sempre il Governatore ad anticipare di qualche giorno la decisione del Governo di intensificare le restrizioni portando l’Abruzzo in fascia rossa, ma ora – con i dati migliorati anche nell’ultimo monitoraggio Iss dello scorso venerdì – si punta a togliere anche l’ultimo lockdown stringente che era rimasto in auge dopo le ultime tre ordinanze del Ministro Speranza decise nella scorsa cabina di regia anti-Covid. «Confermo quello che ho già detto ieri. Da oggi l’Abruzzo è in zona arancione e l’ordinanza è già vigente. Alle 15, comunque, ne parlerò durante una conferenza stampa», ha spiegato Marsilio all’Adnkronos. In serata ieri, dopo la firma dell’ordinanza, sempre il Presidente abruzzese aveva sottolineato sui social «Il monitoraggio del fine settimana ha fornito ulteriori dati confortanti, dei quali ha preso atto anche il Comitato Tecnico Scientifico regionale.Non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi». Il Ministro della Salute è stato informato ovviamente dell’ordinanza, ma la tempistica non sembra affatto piaciuta al Governo centrale.
LO SCONTRO ABRUZZO-GOVERNO
«Se l’Abruzzo tornasse in zona arancione da mercoledì avrebbe l’intesa del Ministero della Salute. Se decide autonomamente di andare in zona arancione da domani mattina – spiega il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia (Pd) a “Live Non è la D’Urso” – sarà diffidato perché diventa inevitabile tutelare sul piano sanitario tutti gli abruzzesi e tutti gli italiani». Per Boccia e Speranza dunque la diffida resta un dato assai probabile, visto che alla fine l’Abruzzo ha comunque confermato l’ordinanza con riapertura già da stamattina di esercizi commerciali, negozi e completamento ultimo mercoledì 9 dicembre con la riapertura delle scuole dopo esattamente 21 giorni in zona rossa. Il dato politico però resta ingente, con fonti del Governatore Marsilio che confermano all’Ansa «L’ordinanza del presidente Marsilio è in vigore da domani. Il governo può solo, eventualmente, impugnarla». La modalità scelta dal Governo Conte per uscire dall’impasse sarebbe quella di una lettera da inviare direttamente a Marsilio per richiedere di ritirare l’ordinanza che anticipa di 2 giorni l’entrata dell’Abruzzo in zona arancione: se la richiesta non sarà eseguita, spiegano invece fonti di Governo all’Ansa, la responsabilità di eventuali nuovi contagiati nei luoghi che sarebbero invece dovuti restare chiusi ricadrebbe sotto la diretta responsabilità della Regione Abruzzo.