L’Abruzzo istituirà un osservatorio sull’aumento di morti e miocarditi nei ragazzi fino ai 14 anni: via libera ai controlli cardiologici. Quella guidata da Marsilio (Fratelli d’Italia) sarà dunque la prima Regione italiana a dare una risposta a una mortalità inspiegabile, secondo La Verità forse correlata con le vaccinazioni anti-Covid.
Mercoledì si è tenuto il tavolo convocato dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Maria Concetta Falivene, e l’assessore alla Salute Nicoletta Veri ha confermato che la Regione si impegnerà concretamente anche sul versante finanziario. Il dg della sanità abruzzese, Claudio D’Amario, ha lanciato l’ipotesi di trucks mobili, che avrebbero il vantaggio di effettuare gli screening più rapidamente.
Abruzzo, ok ai controlli cardiologici
Secondo quanto ricostruito dagli esperti, in Abruzzo diciannove ragazzi in apparenza sani sono morti dall’inizio del 2023. La causa dei decessi è rimasta senza risposta, ma non è tutto. I casi di perimiocarditi si attesterebbero a quota 87. “Lo standard è di 10-20 perimiocarditi ogni 100.000”, l’analisi del portavoce Nico Liberati alla Nuova Bussola Quotidiana: “Ne consegue che su 137.000 bambini, nel solo Abruzzo sono una percentuale di circa tre volte il dato standard”. Al tavolo di due giorni fa ha partecipato anche la madre di Alessandro Cerritelli, il sedicenne stroncato da un infarto dieci giorni fa: “La ringraziamo per averci infuso maggiore determinazione, per porre luce su queste gravissime tragedie e per attuare una politica di prevenzione alla mortalità dei giovani che comporta un dolore innaturale che nessun genitore dovrebbe provare”, le parole del Garante per l’infanzia. Una tendenza sulla quale è necessario fare luce, l’analisi del consigliere regionale Marco Cipolletti (Fdi): “Trovo insopportabile il considerare le morti improvvise tra i bambini ‘morti naturali’”.