LE DICHIARAZIONI CHOC DI ABU MAZEN SUGLI EBREI (NUOVAMENTE): “NON CI FU ANTISEMITISMO NELLA SHOAH”
Fanno ancora eco in Medio Oriente le dichiarazioni choc del Presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) diretta ancora una volta contro Israele, in particolare questa con l’odiosa “comunanza” di antisemitismo-antisionismo: in un discorso pronunciato dal leader dell’Anp a Ramallah – davanti al Comitato rivoluzionario di al-Fatah – dello scorso 24 agosto, diffuso solo in questi giorni dal Centro studi Memri, ha messo sul tavolo le frasi subito condannate da diversi Paesi occidentali, con ovviamente lo sdegno arrivato da Israele.
«Tutti sanno – ha detto Abu Mazen confermando l’antica propaganda antisemita in Medio Oriente – che nella Prima guerra mondiale Hitler era un sergente»: secondo il leader palestinese, il Fuhrer nazista nel Terzo Reich combatteva gli ebrei «perché si occupavano di usura e di traffici monetari. A suo parere erano impegnati in sabotaggi, e perciò li odiava». Non solo, Abu Mazen di fronte allo scempio che poi si sarebbe creato con la Shoah e la soluzione finale della questione ebraica conclude che «un punto deve essere chiaro: questo non aveva a che vedere con semitismo o antisemitismo».
FRANCIA REVOCA MEDAGLIA AD ABU MAZEN: DALLA SINISTRA IN ITALIA INVECE…
Abu Mazen nel corso del suo discorso a Ramallah non si è però limitato ad insultare gli ebrei rendendoli di fatto “meritevoli” della Shoah di Hitler, è andato anche oltre: «Gli ebrei europei non sono di stirpe semita. sono semmai i discendenti del regno dei Khazari, situato a suo tempo nel Caucaso, e quindi la loro la persecuzione non ha nulla a che fare con l’antisemitismo». Il coro di sdegno per le parole di Abu Mazen è cominciato direttamente da Israele, dove Dani Dayan – presidente dello Yad Vashem – denuncia «non sono solo un esempio di negazione e distorsione dell’Olocausto, ma utilizzano stereotipi antisemiti profondamente radicati». Per l’ambasciatore israeliano all’ONU, Gilad Erdan, le frasi di Abu Mazen «mostrano il vero volto della leadership palestinese. Come Abu Mazen incolpa gli ebrei per l’Olocausto, allo stesso modo li incolpa per i problemi in Medio Oriente mentre diffonde questo antisemitismo puro, paga i terroristi palestinesi per assassinare gli israeliani e applaude pubblicamente al terrorismo palestinese».
L’Unione Europea in una nota condanna nettamente il leader palestinese, considerando le sue frasi «false e grossolanamente fuorvianti sugli ebrei e sull’antisemitismo», oltretutto tali distorsioni «sono infiammatorie, profondamente offensive, possono solo servire a esacerbare le tensioni nella regione e non servono gli interessi di nessuno: fanno il gioco di chi non vuole la soluzione dei due Stati, che il presidente Abu Mazen ha ripetutamente invocato. Inoltre, banalizzano l’Olocausto e quindi alimentano l’antisemitismo e sono un insulto ai milioni di vittime dell’Olocausto e alle loro famiglie». La Francia con la sindaca di Parigi Anne Hidalgo ha deciso di revocare la medaglia “Grand Vermeil” per Abu Mazen, motivando la lettera di ritiro contestando i «concetti contrari ai nostri valori universali e alla verità storica della Shoah». Dall’Italia e in particolare dalla sinistra che per anni ha per certi versi “idolatrato” Abu Mazen e la critica palestinese contro lo Stato di Israele, per il momento non si sono levati contestazioni o parole di netta condanna all’uscita decisamente fuori luogo e offensiva dell’anziano Abbas.