Migliaia di donne nel Regno Unito sono a rischio abusi sessuali, secondo una recente scoperta del quotidiano The Independent, secondo il quale circa la metà delle richieste di controllo sui precedenti dei potenziali uomini violenti sono state ignorate. Una media, peraltro, relativa ai soli ultimi 6 mesi dello scorso anno e della quale non si conosce l’effettiva entità reale nel corso della totalità dei 12 mesi.

Per prevenire gli abusi, infatti, nel Regno Unito è entrata in vigore una legge, chiamata Care per commemorare la 36enne Clare Wood, uccisa nel 2009 dal suo ex compagno, il quale aveva precedenti di violenza. Storia simile a quella della 31enne Laura Mortimer, uccisa assieme alla figlia 11enne dall’ex compagno Christopher Boon con 42 coltellate nel 2018, e che si sarebbe potuta salvare grazie alla corretta applicazione della legge Clare. Questo testo contro gli abusi, infatti, permette (almeno sulla carta) di richiedere alle forze dell’ordine i precedenti del proprio compagno, solo se riguardano la violenza contro le donne, al fine di tutelarsi e scappare prima che questi perda il controllo e compia un gesto estremo.

Independent: “10mila richieste di aiuto per gli abusi sono state ignorate”

Ai sensi della legge Clare contro gli abusi, insomma, alle donne è concesso conoscere i precedenti penali del proprio compagno, solo se inerenti a reati contro il proprio partner. Stinchcombe aveva chiesto alle forze dell’ordine di conoscere i precedenti di Boon (che sei mesi prima dell’omicidio aveva aggredito la sua ex compagna e la madre), salvo vedersi rigettata la richiesta perché ad avanzarla sarebbe dovuta essere direttamente la vittima.

Complessivamente, tra l’ottobre del 2021 e il marzo del 2022, riferisce l’Independent, la legge contro gli abusi ha visto presentare 20.226 richieste di controllo sui precedenti del partner da parte delle potenziali vittime. Di queste, il 56% è stato respinto con le più disparate motivazioni. Inoltre, in molte delle richieste effettivamente accolte, le donne hanno dovuto aspettare anche fino a cinque mesi, quando secondo la legge sugli abusi il tempo d’attesa dovrebbe essere limitato ad un massimo di 28 giorni.