La storia che arriva dal piccolo comune di Altopascio – alle porte di Lucca – ha a dir poco dell’incredibile e ci parla di Servizi sociali che hanno agito con eccessiva tempestività (e soprattutto senza effettuare i dovuti rilievi) allontanando un bimbo di 4 anni dopo la segnalazione di una serie indicibile di abusi; salvo scoprire troppo tardi che era tutto falso, frutto di una segnalazione legata ad una psiche profondamente – e notoriamente – compromessa: l’esito è positivo per la famiglia, dato che il piccolo è tornato tra le loro braccia, ma negativo per il comune di Altopascio che ora dovrà pagare una sanzione di 205mila euro.
Per capire meglio cosa sia successo ad Altopascio dobbiamo – quasi ovviamente – tornare all’inizio della vicenda che ci riporta al 2018 in cui i carabinieri individuarono una 17enne scappata di casa in evidente stato confusionale, accompagnandola in ospedale per i controlli del caso: le venne diagnosticato un disturbo della personalità, ma ad inquirenti e medici raccontò di essere vittima di una lunga e reiterata serie di violenze, maltrattamenti ed abusi da parte dei genitori; il tutto ulteriormente aggravato dalla presenza di una seconda vittima di appena 4 anni, il suo fratellino.
In quell’occasione – quasi ovviamente – i Servizi sociali di Altopascio fecero partire la dovuta segnalazione che portò (appunto) all’allontanamento dei due figli per un totale di 40 giorni legato ad un pericolo che venne descritto come “urgente”; sospeso infine grazie ad un esposto avanzato dai genitori grazie al quale è venuta fuori la verità su questa singola vicenda.
La Corte d’Appello: “Nessuna violenza in quella casa di Altopascio, l’allontanamento era immotivato”
Tornando – infatti – all’inizio di questo articolo, grazie all’esposto dei genitori del piccolo di Altopascio la Corte d’Appello di Firenze ha avviato una serie di indagini approfondite a loro carico scoprendo che l’intero racconto della 17enne non aveva alcun riscontro nella realtà dei fatti all’interno di quella abitazione; appurando – peraltro – che la segnalazione “urgente” dei Servizi sociali non era stata motivata da alcun approfondimento probatorio durante il quale si sarebbero dovuti interrogare gli amici dei bambini, il loro pediatra, i vicini e tutte le persone che frequentavano la famiglia.
Il racconto dei finti abusi – rilevano ancora i giudici – è facilmente imputabile al disturbo della personalità della 17enne, ma data la presenza di “azioni e omissioni colpevoli dei servizi sociali” che hanno portato all’allontanamento del bimbo di 4 anni – provocando a lui un “trauma psichico” e alla famiglia una “lesione del diritto all’integrità degli affetti” – deve essere il Comune di Altopascio a “rispondere con il risarcimento del danno”: la multa ammonta ad un totale di 205mila euro a favore – ripartiti 105-100 – sia del piccolo che dei genitori.