A proposito degli abusi che avrebbero avuto luogo in un maneggio ai danni di sette bambine, questa mattina a Milano si è svolta un’udienza, al termine della quale l’avvocato delle famiglie delle vittime, Solange Marchignoli, ha denunciato tutto il suo malcontento in diretta ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione in onda su Rai Uno e condotta da Eleonora Daniele. Il legale ha sottolineato: “A mio dire sta succedendo un fatto gravissimo, perché ha appena concluso il pubblico ministero e, chiudendo gli occhi, mi sembrava che fosse lui il difensore dell’imputato. Ha chiesto un anno di reclusione e l’applicazione di un’attenuante, perché ritiene che il fatto sia tenue e che non ci siano ripercussioni sull’oggi”.



Non solo: “Ha chiesto anche l’assoluzione dell’imputato nei confronti di una bambina perché il fatto non sarebbe realmente accaduto. Una delle mamme in aula, la signora Valeria, non si è sentita bene. Nessuno si domanda come stiano queste bambine, come staranno domani? La signora Valeria la conosco davvero e vedo personalmente il dolore della madre e anche il grave disturbo emotivo della bambina a seguito delle molestie subite. Un disturbo che genera conseguenze sull’andamento a scuola e sui rapporti sociali”.



ABUSI AL MANEGGIO, L’AVVOCATO DELLE VITTIME: “GRANDE IMBARAZZO”

Nel prosieguo del suo sfogo a “Storie Italiane”, l’avvocato Marchignoli sulla questione degli abusi al maneggio e soprattutto sulle parole del pm ha asserito: “Di fronte a una requisitoria nella quale il pm ha sostanzialmente difeso l’imputato, noi non possiamo che essere in imbarazzo. Preannuncio che abbiamo presentato una nuova denuncia nei confronti del titolare del maneggio, che ha omesso le garanzie che sono doverose in quei luoghi dove i genitori portano i loro figli. Ci batteremo perché venga condannato, visto che anche la FISE ha aperto un provvedimento”.



Poi, il legale ha ribadito che “una pena va da un minimo a un massimo, ma il pm ha applicato una attenuante specifica, sottolineando che un abuso sui bambini è di particolare tenuità. Questo è gravissimo”. La prossima udienza è prevista per il 21 marzo, al cui termine il giudice andrà a sentenza.