A Storie Italiane si torna a parlare del caso delle molestie e degli abusi in un maneggio in provincia di Milano ai danni di alcune bambine anche molto piccole. “Il responsabile è stato rinviato a giudizio per due procedimenti – le parole di Alessandro Politi, inviato di Storie Italiane – uno si terrà a fine mese a Milano con rito abbreviato, e il secondo provvedimento si terrà a gennaio in merito alle prime presunte molestie subite”. Sul fatto che lo stesso sia ancora libero: “La testimonianza dei titolari del maneggio e della psicologa hanno permesso ciò, ma vi sarebbero molte altre testimonianze diverse, come quella di una ragazza che ha spiegato che questo istruttore la picchiasse al maneggio, anche se non vi sono testimoni a riguardo”.



L’avvocato Solange Marchignoli, legale di una bambina vittima di presunti abusi, ha spiegato: “La psicologa non ha riferito nulla, si è avvalsa del segreto, il pm ha solo preso atto che il ragazzo è seguito da una psicologa, non c’è nulla sul contenuto. E poi visto che il ragazzo ha cambiato il maneggio secondo il pm non vi sarebbe più la possibilità di reiterazione del reato, una circostanza ovviamente sconvolgente”.



ABUSI AL MANEGGIO: IL COMMENTO DI UNA MAMMA E DELL’AVVOCATO

In collegamento anche la mamma di una bambina che avrebbe subito abusi, e che ha denunciato: “Quando ho saputo dai carabinieri che c’era già una precedente denuncia, ho chiesto spiegazioni a titolare maneggio e istruttrici, mi hanno spiegato che la ragazzina era facile e che i genitori avevano preso una scusa per non pagare pensione cavallo”. L’avvocato ha ripreso la parola: “Nella prima richiesta il pm aveva chiesto la carcerazione, ma il giudice non ha mai risposto”.

Eleonora Daniele, la padrona di casa, ha commentato: “Vorrei sapere oggi chi controlla questa persona che adesso è a piede libero, sono già sei le bambine che hanno denunciato”, mentre Alessandro Politi ha intervistato un altro testimone che ha descritto come il ragazzo denunciato avesse probabilmente dei problemi psichici, anche se il condizionale è ovviamente d’obbligo, perchè si tratta semplicemente di un parere di un non addetto ai lavori: “Si vedeva un certo tipo di ritardo nell’apprendimento, le cose dovevi dirgliele una volta in più, e spiegargli le cose come se gliele stessi spiegando a un bambino, era un bambinone. Le violenze le ho sapute quando è scoppiato il caso, io lavoravo lì in quel periodo. I colleghi mi hanno detto che forse si poteva agire prima, forse sulla base di comportamenti che aveva già avuto. Qualcosa è successo di sicuro, e anche i colleghi ho percepito che si sono pentiti di non averlo spedito prima”. Sempre Politi ha intervistato un’ex allieva che ha raccontato un fatto gravissimo: “Questa ex allieva ha fatto anche altre diverse testimonianze molto importanti. Ha avuto il coraggio e forza di raccontarci quanto aveva saputo, lei dice di essere certa e racconta che alla mamma della ragazzina minore che avrebbe ricevuto foto di nudo da parte di questo ragazzo, uno degli istruttori di questo maneggio, avrebbe informato la mamma, ben prima della denuncia, che il soggetto ronzasse attorno alla figlia e di fare molta attenzione. Perchè non lo allontani?”.