CHIESA FRANCIA CREA IL TRIBUNALE PENALE NAZIONALE: COS’È E COME FUNZIONA
Lo aveva già preannunciato negli scorsi mesi Mons. Éric de Moulins-Beaufort, Arcivescovo di Reims e Presidente della Conferenza Episcopale di Francia (CEF): «lanceremo la creazione di un Tribunale penale canonico interdiocesano per tutta la Francia». Oggi 5 dicembre quel progetto è divenuto realtà con la creazione e l’istituzione del nuovo Tribunale Penale nazionale di competenza della Chiesa francese che possa lanciare una sfida diretta al tema più dibattuto nelle cronache francesi (e non solo), ovvero il dramma degli abusi e della pedofilia. Inizierà a funzionare nel gennaio 2023 ma è stato istituito oggi per volontà della guida CEF Mons. de Moulins-Beaufort: «è un inedito tribunale canonici che non esiste in questa forma e con questo ambito di competenza all’interno di nessun’altra conferenza episcopale del mondo».
Dei 13 membri che hanno prestato giuramento oggi, 8 sono sacerdoti e 5 laici, tra cui 4 donne: il nuovo tribunale si occuperà di casi di abusi sessuali commessi nella Chiesa contro adulti, per abuso di fiducia, abuso spirituale (senza dimensione sessuale) o anche reati finanziari. Come ribadito più volte dalla stessa Chiesa di Francia, il nuovo Tribunale interdiocesano non sarà competente per i casi di abuso sessuale di minori attualmente giudicati invece dal Vaticano direttamente: come spiega il quotidiano cattolico francese “La Croix”, i casi che saranno presi in carico dal TCPN erano stati finora trattati da tribunali istituiti in ciascuna diocesi. La polemica degli scorsi anni è che spesso si rimproverava al vescovo di essere giudice e allo stesso tempo parte in una causa.
IL PIANO ANTI-ABUSI CON IL TRIBUNALE NAZIONALE DELLA CHIESA FRANCESE
Furono in tutto 11 le risoluzioni approvate dalla Chiesa di Francia lo scorso anno in merito al dramma degli abusi e della pedofilia: «La creazione di un Tribunale penale canonico interdiocesano per tutta la Francia; l’istituzione di “un fondo di dotazione” per i risarcimenti alle vittime il cui importo iniziale è di 5 milioni di euro; la creazione di un “luogo nazionale della memoria”, probabilmente a Lourdes, e l’istituzione di una “Giornata di preghiera per le persone vittime di violenza e abuso all’interno della Chiesa” che ci celebrerà il terzo venerdì di Quaresima di ogni anno e per la prima volta il 12 marzo 2022», furono i punti maggiormente dirimenti della svolta attuata dalla CEF dopo gli scandali esplosi negli scorsi anni/mesi.
In particolare il Tribunale penale nazionale interdiocesano, votato all’unanimità da tutti i vescovi francesi nell’ultima assemblea plenaria del marzo 2021, vede il suo funzionamento fondato sui giudizi collegiali e sull’integrazione al suo interno non solo di sacerdoti esperti ma anche di giudici e di altri collaboratori laici appositamente formati. È destinato a sostituire del tutto tutti gli altri tribunali diocesani canonici già esistenti in Francia con una giurisdizione che invece prenderà carattere nazionale. Secondo quanto stabilito dal documento ufficiale di presentazione del nuovo organo tribunalizio, la CEF spiega che si occuperà di «reati contro la fede e l’unità della Chiesa, contro le autorità ecclesiastiche e l’esercizio delle cariche, contro la buona reputazione, gli obblighi speciali a cui sono tenuti i chierici e i religiosi, nonché alcuni reati contro la vita, la dignità e la libertà umana, ad esempio le violenze sessuali sugli adulti».