“Abusi di potere nelle congregazioni di suore”. A lanciare la pesante accusa è Civiltà Cattolica, rivista di gesuiti i cui lavori sono supervisionati dalla Segretaria di Stato. Il tema degli abusi all’interno delle Congregazioni femminili era stato affrontato dall’inserto femminile dell’Osservatore Romano, ma ora arriva un saggio che è stato anticipato dall’Ansa dal titolo “Abusi di autorità nella Chiesa. Problemi e sfide della vita religiosa femminile”. L’esperienza pastorale e i colloqui in proposito hanno spinto gli autori a parlare di una “abilità di alcune superiore, capaci di individuare anime generose, ma anche vulnerabili alle manipolazioni”. E così le gratificazioni – come “possibilità formative o di studio” – vanno alle suore “più fedeli e docili”, mentre “chi esprime un pensiero differente” arriva anche a subire “forme di ricatto per conseguire una gestione del potere senza limiti”.
CIVILTÀ CATTOLICA “ABUSI DI POTERE TRA SUORE”
Nel saggio in questione si spiega ad esempio che in una Congregazione, attualmente in fase di commissariamento, una suora, che è stata consigliera generale per 12 anni e poi superiora per 18, è riuscita a farsi eleggere di nuovo vicaria generale, “pilotando il capitolo, per poter continuare a governare di fatto negli anni successivi”. Dall’esperienza pastorale e dai colloqui avuti in proposito sono emersi diversi casi di privilegi. Come quelli di familiari e parenti di suore ospitati e curati gratuitamente in comunità, altri sepolti nella tomba della Congregazione.
Per questo Civiltà Cattolica arriva a dire scrivere che essere superiora in alcuni casi “sembra garantire altri privilegi esclusivi, come usufruire delle migliori cure mediche, mentre chi è una semplice suora non può neppure andare dall’oculista o dal dentista, perché ‘si deve risparmiare’”. Quindi, le Congregazioni femminili diventano spesso sinonimo di privilegio a discapito dei più deboli, ma la casa religiosa è vissuta “come una prigione”. E non mancano neppure “casi di abusi sessuali” subiti dalle novizie da parte delle formatrici.