Proseguono le polemiche a distanza tra l’ex atleta della Nazionale di ginnastica ritmica Nina Corradini, che per prima ha denunciato gli abusi psicologici da parte dello staff tecnico, e le sue ex compagne. Un botta e risposta a mezzo social e stampa. Online è pervenuta la decisione delle atlete di Desio di chiudere con il passato e cambiare nome alla squadra, dopo la foto natalizia con il dito medio alzato, pubblicata su Facebook, e successivamente rimossa, considerata un chiaro messaggio alle ex ginnaste che hanno avuto il coraggio di denunciare.
Ieri, la presa di posizione da parte di Alessia Maurelli e Martina Centofanti, che sul profilo Instagram pubblicano la foto di una farfalla azzurra con le ali spezzate e una dichiarazione per prendere le distanze dall’associazione ginnastica ritmica-abusi: “La rottura è dolorosa ed irreversibile, dato soprattutto il peso insostenibile di un collegamento diretto e ormai mediaticamente inevitabile a violenze e abusi che non rispecchia il nostro stesso ideale di libertà. L’attuale e futura Squadra Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica non si riconoscerà MAI PIÙ con il soprannome FARFALLE“.
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Abusi ginnastica ritmica: Emanuela Maccarani sotto accusa, in attesa di sentenza
Dopo l’intervista, nella quale aveva ribadito la sua disponibilità e vicinanza alle atlete, anche l’allenatrice Emanuela Maccarani ha ricevuto il sostegno di numerose famiglie e allieve dell’Accademia di Desio. Oltre alla raccolta firme con una petizione, è stato organizzato un flash mob in sua difesa e in segno di solidarietà alla direttrice tecnica. Maccarani è attualmente in attesa della sentenza da parte della commissione della Federazione Ginnastica. Nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, dichiarando: “Resto sempre a disposizione delle mie ragazze, sia per prenotare una pedicure che per dare un abbraccio”.
Dichiarazione contestata da Nina Corradini, che a sua volta, attraverso le pagine del quotidiano La Stampa, ha ribadito come in realtà non ci fosse alcun rapporto umano, ma solo insulti e umiliazioni. La direttrice si è sempre dichiarata pronta anche a una sospensione, tuttavia continua a difendersi dicendo: “Mi manderanno via, ma non ho mai offeso nessuna ginnasta”. Nel frattempo è attesa per oggi la riunione del Direttivo della Commissione, che deciderà se la Maccarani potrà o no continuare ad allenare le atlete della Nazionale di ginnastica ritmica.