Emergono retroscena raccapriccianti sulla vicenda di abusi sessuali su due bimbe entrambe minori di 10 anni ora affidate ai servizi sociali e condotte in luoghi sicuri. A finire in manette due mamme e un uomo di 40 anni, padre di una delle bimbe, accusato quest’ultimo di essere il destinatario del materiale pedopornografico inviato via Whatsapp. Stando a quanto emerso dalle indagini – come riferisce Il Fatto Quotidiano online – il 40enne ed una delle donna arrestate (la mamma residente a Terni) avevano una relazione sentimentale e da una chat tra i due, scrive il gip Agnese Di Girolamo nell’ordinanza, “emerge come assolutamente verosimile” che la gravidanza sia stata voluta “con il preciso intento di realizzare le fantasie sessuali condivise”. I due dovranno rispondere dei reati di pornografia minorile, “per aver divulgato notizie e informazioni finalizzate allo sfruttamento sessuale dei minori di anni 18, prodotto materiale pornografico realizzato con minori di 18 anni, nonché di violenza sessuale nei confronti di minori per aver costretto una persona minore a subire rapporti sessuali”, si legge ancora. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ARRESTATI DUE DONNE E UN UOMO
Due donne sono state arrestate nelle scorse ore con le gravissime accuse di abusi sessuali su minori. Come riferito da numerosi organi di informazioni in queste ultime ore, una sarebbe residente di Terni, mentre l’altra di Reggio Emilia, ed entrambe sarebbero state fermate dalla polizia postale della Toscana, dando esecuzione ad una misura cautelare in carcere emessa dal gip di Firenze. Il particolare che rende la vicenda ancora più scioccante, è che i reati sarebbero stati commessi ai danni delle figlie delle stesse arrestate, con il semplice obiettivo di produrre delle foto e del materiale a carattere pedopornografico, molto probabilmente poi da diffondere in rete sul dark web. Le presunte vittime, come sottolinea l’edizione online di TgCom24, sarebbero due, ed entrambe avrebbero meno di dieci anni. Oltre alle due donne sarebbe stato arrestato anche un uomo residente in Toscana, nonché papà di una delle due bimbe.
ABUSI SESSUALI SU MINORI A FIRENZE: LE ACCUSE VERSO I TRE ARRESTATI
Il terzo arrestato sarebbe il destinatario del materiale pedopornografico via WhatsApp. L’uomo, un 40enne originario di Grosseto, sarebbe in relazione sentimentale con la donna di Terni, ed entrambi sono accusati dei reati di pornografia minorile, colpevoli di aver divulgato notizie e informazioni finalizzate allo sfruttamento sessuale dei minori di anni 18, e anche di violenza sessuale verso i minori, in quanto un minorenne sarebbe stato costretto a subire dei rapporti sessuali. All’uomo e all’altra donna originaria di Reggio Emilia, sono stati invece contestati i reati di violenza sessuale nei confronti di un minore di dieci anni “per aver costretto la persona minore a compiere o subire atti sessuali, reato contestato in concorso tra i due indagati, per la donna, con l’aggravante di aver abusato della qualità di madre, nonché di produzione di materiale pornografico”.