Sylviane Agacinski è stata eletta all’Académie Française. La settantottenne, come riportato da La Stampa, prenderà il posto dello scrittore Jean-Loup Dabadie sulla poltrona 19, ma la sua nomina sta destando non poche polemiche. La filosofa femminista ha ottenuto 13 voti su 23, di cui sette croci sinonimo di rifiuto. È la settima donna facente parte dell’istituzione, a fronte di ventinove uomini. Ancora quattro posti sono vacanti.



Le idee della autrice di “La politica dei sessi” da sempre sono fonte di discussioni. In particolare, quelle contro l’utero in affitto e qualsiasi forma di fecondazione assistita. “Il baby business cerca ovunque uteri da affittare. La propaganda a favore della maternità surrogata non può nascondere la violenza di questa pratica. In nome della dignità umana, questo libro invita alla resistenza”, ha scritto in un saggio dal titolo “Corps en miettes” (“Corpi sbriciolati”), pubblicato nel 2009. In un’altra occasione, invece, aveva definito questo mercato come “un pericolo senza pari per la dignità del vivente, un pericolo che va contrastato con la forza di leggi che garantiscano il rispetto dell’integrità morale e fisica di ogni essere umano”.



Academie Française, eletta Sylviane Agacinski: chi è

Sylviane Agacinski, la filosofa e scrittrice eletta all’Académie Française, è dunque un personaggio molto discusso nel mondo del “nuovo” femminismo e non solo. Anche a livello politico, infatti, la settantottenne ha fatto parlare di sé proprio per le opinioni dissonanti che ha sul tema della maternità sebbene sia di orientamento di sinistra. In passato è stata anche definita islamofoba, da qui la pubblicazione del sul ultimo saggio, dal titolo “Di fronte a una guerra santa”.

Per quel che concerne la sua vita privata, la donna è stata la compagna del filosofo Jacques Derrida, con il quale nel 1984 ha avuto un figlio che ha cresciuto da sola. Dopo la fine della loro relazione, ha sposato il futuro candidato presidenziale socialista e primo ministro Lionel Jospin nel 1994.