Storie Italiane è tornata in casa della povera Petronela, la donna di Golfo Aranci, in provincia di Sassari, che è rimasta cieca ad un occhio dopo che il vicino di casa l’ha colpita con una fiocina sparata da un fucile.

L’aggressore è stato prosciolto dopo una indagine in quanto è stato ritenuto incapace di sostenere un processo essendo colpito da un deficit cognitivo e non è quindi considerato una persona pericolosa dal punto di vista sociale, nonostante abbia anche tentato di far saltare in aria il palazzo dove appunto vive la povera Petronela e l’abbia ferita in maniera gravissima con una fiocina. “Il mio occhio è compromesso – dice la vittima – mi ha colpito anche la carotide, vivo una vita infernale, sono sempre dallo psicologo, non vivo bene per niente, io ho paura perchè è libero, potrebbero incontrarlo anche i miei figli”.



ACCECATA CON UNA FIOCINA A SASSARI, E’ IN UNA COMUNITA’ MA E’ LIBERO

Al momento l’uomo si trova in una comunità dopo essere stato messo agli arresti domiciliari, ma può uscire quando vuole e tornare nel suo vecchio appartamento, vicino alla donna colpita con una fiocina: “In linea di principio potrebbe farlo – spiega l’avvocato di Petronela a Storie Italiane – ma l’amministratore di sostegno ci ha rassicurato sul fatto che verrà trovato un alloggio diverso.



“Il vizio di mente non è stato individuato, non ha un nome specifico, si parla solo di deficit cognitivo, si tratta di un danno non recuperabile non suscettibile di guarigione spontanea, ma non di natura psichiatrica”. Eleonora Daniele aggiunge: “Mi sembra di aver capito che lui voleva far saltare la palazzina con la bombola del gas, non ci è riuscito, ma chi ha fermato tutto questo è stato il marito di Petronela, quindi con chi se l’è presa? Con la moglie”.

ACCECATA CON UNA FIOCINA A SASSARI, SIGNORETTI: “MA CHI LA TUTELA OGGI?”

Signoretti di Nuovo commenta: “E’ un caso allucinante, non viene ritenuto pericoloso… io mi metto nei panni della povera Petronela, lei vive con la paura costante. Ok le tutele a chi ha un problema ma le tutele a Petronela chi le da? Non possiamo essere civili da una parte e incivili dall’altra, c’è qualcosa che non funziona. Se dovesse ripetere un’azione del genere qualcuno ne risponderà e soprattutto, quante altre situazioni ci sono così in Italia? Se io ritengo che non sei perseguibile allora devo dare una struttura di contenimento che disinneschi quella bomba, la legge deve prevedere anche il dopo ma questo non succede”.



D’accordo Eleonora Daniele: “Chi ci assicura che questo signore di 62 anni non esca fra due o tre mesi da una comunità e non rifaccia quello che ha fatto prima e non nuoca a qualcun’altro? Il sistema protegge altre possibili vittime? E’ questo punto. Questa è una questione di tutela per tutti noi. Questo era libero di fare una strage e stava organizzando una specie di atto terroristico in un condominio, tra l’altro ha colpito Petronela davanti ad un bimbo di 9 anni, ci rendiamo conto del danno psicologico per questo bimbo?”.