L’estate è finita da poco, eppure è già tempo di pensare a quando accedere i termosifoni. Visto che le disposizioni cambiano da zone e regioni, è importante sapere per l’accensione riscaldamento 2024 quali sono le date, anche perché ci sono delle realtà dove è emersa già l’esigenza, alla luce del calo delle temperature che c’è stato nelle ultime settimane e per l’ondata di maltempo. La normativa vigente divide l’Italia in zone climatiche diverse, ognuna delle quali osserva un periodo preciso e deve rispettare una durata oraria.



In generale, le date variano dal 15 ottobre all’1 dicembre. I primi a poter procedere con l’accensione riscaldamento sono coloro che abitano nella Zona F, che è quella che comprende le province di Trento, Cuneo e Belluno: qui non sono fissati limiti da rispettare né orari, del resto si tratta dei comuni più freddi della penisola. Discorso diverso, invece, per coloro che abitano nella Zona E, perché si parteil 15 ottobre e si chiude il 15 aprile del prossimo anno, rispettando però il limite di 14 ore al dì.



ACCENSIONE RISCALDAMENTO: LE ALTRE FASCE

Dopo le zone F ed E, tocca a quella D, dove i termosifoni possono essere accesi dall’1 novembre fino al 15 aprile, ma fino a 12 ore al dì. Facile intuire come le date tengano conto del clima, infatti nella C, che comprende province dove è più mite, i riscaldamenti possono scattare dal 15 novembre fino al 31 marzo del prossimo anno, ma il limite è di 10 ore al giorno.

CHI SONO GLI ULTIMI AD ACCENDERE I TERMOSIFONI

Ci sono poi due zone, la A e la B, che seguono le stesse date: si parte dall’1 dicembre per poi spegnere i termosifoni il 15 marzo, con il limite ridotto a 8 ore al giorno. Queste zone comprendono le province più calde a livello chiaramente di temperatura.



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LE ECCEZIONI E LE REGOLE

Non mancano eccezioni alla normativa generale, legate anche alle modifiche repentine alle temperature. Ad esempio, quando sono inferiori alla media, i sindaci hanno la facoltà di anticipare la data di accensione del riscaldamento, inoltre è consentito anche posticiparla se le temperature superano la media. Non mancano gli esempi, come il caso di Udine, dove i termosifoni possono essere accesi fino a 7 ore al giorno con 10 giorni di anticipo rispetto alla data prevista, che è quella del 15 ottobre.

C’è anche il caso di Pordenone, dove ad esempio gli impianti, in virtù dell’ordinanza dell’Amministrazione comunale, possono essere accesi da martedì 8 ottobre 2024 per un massimo di 7 ore giornaliere da distribuire in due sezioni tra le 5 e le 23 fino al 14 ottobre 2024 compreso.

Ci sono poi comuni che mettono a disposizione siti con aggiornamenti in tempo reale, oltre alle informazioni per l’assistenza ai cittadini. Va poi considerato che ci sono condomini dove l’accensione è legata ad accordi.

Inoltre, è bene precisare e sottolineare che le regole vanno rispettate, in quanto sono obbligatorie, di conseguenza chi non le rispetta rischia di ricevere una multa che può partire da 500 euro e arrivare a 3mila euro. Così come riteniamo importante ricordare l’importanza della manutenzione degli impianti di riscaldamento, per una questione di sicurezza ed efficacia, oltre che di impatto ambientale inferiore. Peraltro, anche la mancata revisione della caldaia può portare a sanzioni.