TAGLIO ACCISE BENZINA-DIESEL: COSA CAMBIERÀ DA DICEMBRE
Con un decreto legge “staccato” dalla Manovra di Bilancio 2023, questa sera il Governo Meloni in Consiglio dei Ministri introdurrà novità importanti sul fronte accise benzina e diesel già dal mese di dicembre: complice la costante discesa dei prezzi di questi ultimi giorni (specie sul diesel, ndr), l’esecutivo si appresta a dimezzare lo sconto sulle accise dal 1 al 31 dicembre 2022. Nel Dl annunciato dal Governo – annunciato nell’ordine del giorno del CdM – si legge: «Misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi metereologici». Nella bozza circolate di questo nuovo Decreto legge, le accise sulla benzina passeranno a 578,40 euro fino al 31 dicembre 2022, mentre quelle su “oli da gas o gasolio usato come carburante”, in sostanza il diesel, le accise passeranno a 467,40 euro per mille litri.
Ciò significa che dopo diversi mesi, per la prima volta il Governo diminuisce il taglio sulle accise inaugurato dall’esecutivo Draghi all’inizio della crisi energetica che ha colpito l’Italia e il resto d’Europa: «Si tratta di una misura assurda che avrà effetti diretti e indiretti pesantissimi sulle tasche degli italiani», lamenta il presidente del Codacons Carlo Rienzi, aggiungendo come «la riduzione del taglio delle accise provocherà un rialzo immediato dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa di 12,2 centesimi al litro e una maggiore spesa pari a +6,1 euro a pieno, +146 euro annui a famiglia ipotizzando due pieni mensili di carburante, conto che sale al crescere dell’utilizzo dell’automobile da parte dei cittadini».
SCONTO DIMEZZATO SU ACCISE BENZINA E DIESEL: ECCO QUANTO COSTERÀ
In termini specifici di costi che i consumatori troveranno dal 1 dicembre in tutti i benzinai d’Italia, l’intervento del Governo produce questo effetto: con il dimezzamento dello sconto sulle accise, si passa dall’attuale taglio di 25 centesimi applicato sul prezzo al litro – comprensivo di Iva, equivaleva a uno sconto al distributore di 30,5 centesimi – al nuovo sconto dal 1 dicembre che sarà di “solo” 15 centesimi, che con l’Iva si tradurrà a dicembre in 18,3 centesimi in meno. Stando a quanto specificato da fonti di Governo in questa vigilia pre-CdM, l’intervento di riduzione dello sconto non tocca gli autotrasportatori che infatti seguono altri regimi di prezzi carburanti.
Per gas di petrolio liquefatti (gpl) usati come carburanti si passa da accise 182,61 euro per mille litri a novembre a 216,67 euro per mille litri a dicembre. Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc), la mossa sarebbe «un atto da kamikaze, un suicidio politico. «È vero che ora i prezzi sono a livelli ragionevoli, peccato che lo siano grazie ai 30,5 cent in meno decretati da Draghi – conclude Dona -. Con la riduzione dello sconto, il prezzo della benzina in modalità self service, considerando gli ultimi dati settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), supererebbe quota 1,8 euro, arrivando vicino a 1,9 euro al litro, mentre il gasolio sfonderebbe addirittura la soglia dei 2 euro».