Con la manovra del governo Meloni sono state introdotte diverse novità, a cominciare da un aumento delle accise sulle sigarette. Stando alla bozza emersa nelle ultime ore, composta da 136 articoli, le “tasse” sui prodotti da fumo dovrebbero salire a 36 euro per mille sigarette. Nel dettaglio, come si legge sul sito del Corriere della Sera, un pacchetto da 20 sigarette dovrebbe aumentare in media di circa 70 centesimi o poco più. Aumenti previsti anche negli anni successivi, visto che nel 2024 l’accisa scatterà a 36,5 euro per mille sigarette, per arrivare poi a 37 euro nel 2025.
Le accise sulle sigarette sono chiamate in gergo tecnico delle tasse indirette, e ovviamente non vanno a colpire tutti i cittadini italiani ma solo i fumatori, che storceranno senza dubbio il naso di fronte a questo aumento. In attesa che la crescita delle accise venga ufficializzata, nella bozza della manovra di governo figura anche lo stop per due anni all’adeguamento delle multe all’indice Istat. «In considerazione dell’eccezionalità della situazione economica», così come si legge nella bozza, per il 2023 e il 2024, «è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie».
ACCISE SIGARETTE E NON SOLO: LE NOVITA’ DELLA MANOVRA
Previsto in manovra anche un taglio delle tasse sulle mance che i clienti lasciano ai camerieri nei bar e nei ristoranti: l’importo, che viene considerato reddito imponibile, sarà tassato solo del 5%, quindi con un’aliquota agevolata, andando a sostituire le normali aliquote Irpef e le addizionali locali sul reddito. Il prelievo sarà trattenuto dal datore di lavoro e si applicherà su una quota non superiore al 25 per cento del reddito annuale fino ad un massimo di 50mila euro
«Orgogliosa del lavoro di questo governo e di una manovra scritta in tempi record», sono le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha definito la manovra «coraggiosa e concreta, che bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche», il cui obiettivo è «Favorire la crescita, aiutare i più fragili, investire nelle famiglie, accrescere la giustizia sociale, sostenere il nostro tessuto produttivo, scommettere sul futuro».