A Lastra a Signa, paese in provincia di Firenze, un uomo ha accoltellato un ex collega al bar. La tragedia è avvenuta questa mattina, intorno alle 9, presso un bar di via Livornese. Qui un uomo 27enne di origini egiziane, ha colpito con un coltello un connazionale e suo ex collega di lavoro. A scatenare la violenza, secondo gli inquirenti, sarebbe stato un motivo futile legato al lavoro. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato. L’arresto è avvenuto con l’accusa di tentato omicidio. La vittima è un connazionale di 38 anni ed è stata trasportata presso l’ospedale di Torregalli, fortunatamente non in pericolo di vita.



L’aggressore è stato invece trasportato nella casa circondariale di Sollicciano. Il 27enne è lo stesso soggetto che lo scorso 26 marzo, dunque appena sei giorni fa, a Signa era stato denunciato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale poiché aveva rotto il vetro di un veicolo dei carabinieri. Oggi, dopo l’accoltellamento, l’uomo è stato portato in carcere con l’accusa di tentato omicidio.



Accoltella ex collega di lavoro al bar: non è il primo episodio di violenza

Il 27enne che ha accoltellato l’ex collega di lavoro al bar si era già reso protagonista di una scena di violenza di strada sabato scorso. L’uomo egiziano, proprio il 26 marzo, si era lanciato contro un’auto dei carabinieri, danneggiando il finestrino. Il 27enne richiedente asilo era stato poi immobilizzato dai militari. L’uomo, secondo i carabinieri, era sotto effetto di droga. A distanza di pochi giorni, l’uomo si è reso protagonista di un altro raptus di violenza: ha infatti accoltellato l’ex datore di lavoro.



Il 27enne era già stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Oggi, qualche giorno dopo il primo episodio, ha aggredito con violenza un 38enne: alla base ci sarebbero questioni di lavoro. Entrambi sono operai edili e l’uomo aggredito sarebbe proprio l’ex capocantiere del giovane. I carabineri stanno ora cercando di ricostruire quanto accaduto. Nel frattempo, il 27enne richiedente asilo è stato arrestato e trasportato in carcere a Sollicciano.