A Zona Bianca ampia pagina dedicato alle rapine che negli ultimi tempi stanno terrorizzando i cittadini italiani. Il programma di Rete 4 ha intervistato in diretta Arturo Luca Battisti, accoltellato davanti alla stazione Termini di Roma semplicemente per un telefono: alla fine se l’è “cavata” con 3 coltellate, 80 punti di sutura e due organi e un’arteria danneggiata. “L’impressione è quella di aver sbagliato città, la voglia di fare capire a me che ero io nel posto sbagliato, invece era il mio giorno di riposo, avevo visto l’Inter che batteva il Milan uno a zero. Roma non è la mia città (è di Milano ndr), quindi ho sbagliato l’uscita dalla stazione: invece di andare verso il mio hotel sono andato verso l’uscita sbagliata ma vedendo 500 persone davanti al McDonald era per me abbastanza rassicurante”. E ancora: “Ero felice, mi guardavo attorno per capire dove fosse il mio hotel, era il mio giorno libero. Stavo ascoltando Vasco durante la camminata? Si stavo ascoltando Siamo Solo Noi, ero all’uscita di San Siro in cuor mio e stavo festeggiando l’uno a zero, era bello”.



Ma ad un certo punto l’incubo: “Mi sono trovato in un contesto… mi son ritrovato arabi che volevano vendermi cocaina o hashish, poi mi hanno avvicinato di più, mi hanno messo la mano in tasca, io mi sono sentito sicuro, ne ho spinto uno essendoci anche varie persone, fra cui la guardia di sicurezza. Mi sentivo sicuro di non essere ancora di più offeso, avevo 15 euro nell’altra tasca, poi ho dato pugni ad un altro e il più vecchio del trio mi ha ficcato il coltello nello stomaco per uccidermi perchè avevo sbagliato a reagire”.



ACCOLTELLATO A STAZIONE TERMINI ROMA: “NON MI SONO VOLUTO ARMARE…”

“Mi sono trovato quindi tre coltellate in pancia – ha continuato il suo racconto Arturo Luca Battisti – ho camminato verso la stazione, è arrivata la polizia e i carabinieri e poi è arrivata 45 minuti dopo un’ambulanza”.

Arturo Luca Battisti ha pensato ora ad armarsi? “Quando mi è successo la prima volta a Termini di essere avvicinato da queste persone, la prima sera ho messo un coltellino in tasca, poi però ho deciso di toglierlo una settimana dopo perchè non volevo fare giustizialismo. Se avessi avuto un coltello adesso avrei subito il giudizio che ora subiscono loro. E poi devo difendermi per cosa? Perchè sto attraversando la stazione Termini. Tutto il mondo sogna di vedere Roma e appena arriva trova le fognature: dobbiamo vergognarci, come si fa?”.