L’acconto IVA 2024 è un contributo economico dovuto ogni fine anno fiscale dalle imprese e i liberi professionisti che erogano beni e servizi a favore di terzi. Questo versamento è previsto da circa 4 milioni di aziende italiane e può essere mensile oppure trimestrale.
L’acconto IVA a dicembre di ogni anno riguarda il quarto trimestre, il cui pagamento fa riferimento all’ultimo trimestre (per chi sceglie come pagamento tale opzione, rinunciando al mensile). Ma chi sono le categorie coinvolte in questo obbligo?
Acconto IVA 2024: come funziona e chi deve pagare
L’acconto IVA 2024 dev’essere versato da una specifica categoria di lavoratori, imprenditori e società. Nello specifico ecco a chi spetta il pagamento anticipato dell’imposta sul valore aggiunto:
- Imprenditori commercianti e artigiani, agenti di commercio e categorie assimilate.
- Lavoratori autonomi con P.IVA indipendentemente che siano iscritti o meno ad un albo professionale.
- SNC, Studi Associati, società semplici/di persone e Sas.
- Società fiduciarie, enti di credito, Sim e ulteriori intermediari finanziari.
Il conteggio dell’acconto IVA viene finalizzato con uno dei tre metodi più classici: storico, previsionale o di liquidazione (anche conosciuto come analitico).
Tra i tre metodi quello più comunemente utilizzato è il sistema storico. Ci si basa sull’88% dell’importo totale versato nell’ultimo trimestre o pagato a dicembre dell’anno in corso, in modo tale da non commettere errori di conteggio.
Il metodo più rischioso (e quindi con maggiori possibilità di sbagliare) è quello analitico. La soluzione prevede di considerare il 100% delle operazioni del professionista finalizzate e terminate al 20 dicembre dell’anno di riferimento.
I soggetti esclusi
L’acconto dell’Imposta sul Valore Aggiunto non include tutti i beneficiari. Alcune categorie sono esonerate dall’obbligo di pagamento, e riguardano:
- Partita IVA forfettarie;
- Contribuenti con P.IVA in regime minimo;
- Aziende agricole;
- Associazioni nel regime forfettario;
- Aziende che esercitano attività di intrattenimento.
Vi sono tuttavia altre situazioni dove aziende e professionisti possono eludere il pagamento dell’acconto IVA, e riguardano circostanze particolari tra cui:
- Contribuenti con un inizio attività recente (ovvero per l’anno in corso);
- Contribuenti aventi un’ultima liquidazione a credito;
- Contribuenti che prevedono di chiudere a credito;
- Contribuenti con pagamento mensile che hanno chiuso l’attività prima del 30 novembre dell’anno fiscale;
- Contribuenti con pagamento trimestrale che hanno chiuso l’attività prima del 30 settembre dell’anno fiscale.
La scadenza del pagamento dell’acconto IVA è prevista ogni 27 dicembre, e laddove vi sia un ritardo o un omissione sono previste multe che variano dal 30% al 100% rispetto alla cifra da dover pagare.