L’acconto di novembre 2024 per quel che riguarda le specifiche imposte quali IRES, IRAP e IRPEF, potrebbe essere spostato al 16 gennaio 2025. Per i contribuenti è prevista una rateizzazione corrispondenti a cinque mensilità e dunque con ultimo termine a maggio 2025.

Per tutti gli altri contribuenti restano le solite scadenze fiscali da dover versare entro e non oltre il 30 novembre 2024. Anche quest’anno il giorno ultimo cade di sabato, motivo per cui sarebbe meglio anticipare al 29.



Acconto di novembre 2024: scadenza spostata

L’acconto di novembre 2024 per IRPEF, IRES e IRAP è rinviato a gennaio 2025. Possono aderire i contribuenti che – dovendo pagare tali imposte – hanno fatturato un massimo di 170.000€ (gli altri restano esclusi da questa manovra).

L’emendamento del Governo sottolinea inoltre, l’esclusione dei premi assicurativi verso l’INAIL e il pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali la cui scadenza resta al 30 novembre (visto che cade di sabato si sposta a lunedì 2 dicembre 2024).



Il calcolo dell’acconto tiene conto dei crediti di imposta, delle eccedenze, delle detrazioni e delle ritenute fiscali. È da pagare laddove la somma di denaro superi i 51,65€ e può essere saldata in due modi diversi:

  1. In un’unica soluzione: è previsto il pagamento in una sola tranche qualora la somma sia inferiore a 257,52€ (con scadenza il 2 dicembre 2024).
  2. In due rate: è previsto il pagamento in due rate laddove la cifra sia superiore a 257,52€. Il primo pagamento deve corrispondere al 40% sul totale e il residuo al 60%.

Nel caso in cui i contribuenti debbano pagare una cifra più bassa rispetto a quella stimata originariamente, essi potranno ricalcolare l’acconto e versare l’importo realmente dovuto (evitando così un versamento superiore a quello corretto).



P.IVA con fatturato inferiore a 170.000€

A poco meno della conclusione definitiva sugli emendamenti da approvare, Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, ha confermato la possibilità per le partita IVA con fatturato inferiore a 170.000€ di ricorrere ad una delle due soluzioni proposte e possibili:

  1. Pagare in un’unica soluzione entro e non oltre giovedì 16 gennaio 2025;
  2. Rateizzare il pagamento in cinque mensilità (ognuna delle quali prevede un importo uguale e con scadenza ogni 16 di ciascun mese fino a maggio 2025).

Salvo variazioni in Aula al Senato (in previsione per oggi mercoledì 27 novembre 2024), il Decreto Fiscale resterà tale e quale, applicando al 2025 la proroga dell’acconto di novembre 2024.