L’Arabia Saudita potrebbe presto aderire agli Accordi di Abramo e normalizzare le relazioni con Israele, le discussioni in corso negli Stati Uniti lo dimostrano. Diversi quotidiani statunitensi dal New York Times Al Wall Street Journal riportano varie notizie in merito ad una trattativa tra Riad e Washington, con richieste ben precise. Secondo la stampa infatti, il prezzo da pagare per questa apertura potrebbe essere una garanzia di assistenza per la costruzione di armamenti nucleari da parte degli Stati Uniti. Inoltre l’Arabia Saudita avrebbe chiesto protezione dall’America in caso di attacco.



Alcuni diplomatici coinvolti nei negoziati tra i due paesi avrebbero confermato che da Riad si sta cercando il riconoscimento di “alleato non Nato“, che già era stato riconosciuto a Israele, e ad altri stati che non fanno ufficialmente parte del Patto Atlantico ma comunque mantengono una strategia di alleanza. In questo modo scatterebbe da parte della Nato un obbligo di difesa in caso di conflitti. Le intese tra i tre paesi infatti avrebbero anche l’obiettivo comune di proteggersi dalla minaccia Iraniana, stringendo poi accordi congiunti con altri stati arabi sunniti.



Accordo tra Israele, Arabia Saudita e Usa: “Chiesta difesa Nato e nucleare”

Il pericolo della corsa all’armamento nucleare Iraniano sembra essere attualmente una delle maggiori preoccupazioni, di molti paesi arabi e degli Stati Uniti, quindi non solo da parte di Netanyahu, che ha ribadito anche ieri durante la visita alla sinagoga di Roma quanto sia importante l’impegno ad allargare i rapporti di dialogo con l’Arabia Saudita per contrastare un nemico comune.

Da Washington c’è l’impegno di portare avanti la trattativa. Tuttavia nonostante i progressi fatti, ultimamente sembra essere tutto rallentato a causa delle tensioni interne e delle proteste civili dei cittadini in Israele. Questo unito alla più recente ondata di violenze nei territori palestinesi, sembrerebbe frenare l’Arabia Saudita dall’accelerare l’ufficializzazione delle relazioni.



Una delle condizioni richieste da Riad per la pace con Israele infatti, è da sempre quella di voler favorire in cambio l’apertura da parte delle autorità israeliane nei confronti del riconoscimento di uno stato indipendente palestinese. Anche se, come fa notare il Wall Street Journal, questa potrebbe non essere più la priorità assoluta. Anche l’opinione pubblica dei cittadini sauditi, secondo le ultime statistiche è cambiata nettamente ed è più favorevole verso l’apertura di un trattato con lo stato israeliano.  Fonti da Washington confermano che resta alta la cautela sul concedere lo sviluppo di un programma nucleare all’Arabia Saudita, in quanto questo potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio per tutta l’area mediorentale, aumentando anche le tensioni già esistenti con l’Iran.