NOMINATO IL TERZO VESCOVO IN CINA DOPO L’ACCORDO RINNOVATO

A pochi mesi dalla discussione sulla possibile proroga dell’accordo Cina-Vaticano, viene nominato il nuovo vescovo di Shaowu (Minbei), nella Provincia cinese del Fujian: si tratta della terza ordinazione episcopale ai sensi dell’accordo rinnovato nell’ottobre 2022 per la nomina dei vescovi. Padre Pietro Wu Yishun, sacerdote di 59 anni, nominato da Papa Francesco lo scorso 16 dicembre, è stato reso ufficiale oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede: in primis la nomina episcopale del prossimo vescovo di Shaowu era avvenuta, come da accordi, dalle sigle ufficiali della Repubblica Popolare cinese e poi sottoscritta anche dal Vaticano.



La liturgia di consacrazione del nuovo vescovo – spiega l’Agenzia Fides – è stata celebrata nella parrocchia di Chengguan del distretto di Jianyang, dedicata alla Natività di Maria, nella città di Nanping (provincia di Fujian). Giuseppe Li Shan, attuale vescovo di Pechino, ha presieduto la Santa Messa di consacrazione: alla liturgia, hanno preso parte anche altri tre vescovi cinesi, in tutto circa 80 sacerdoti provenienti da diverse Diocesi della Cina e oltre 360 fedeli laici.



“VATICANO LAVORA A MIGLIORARE LE RELAZIONI CON LA CINA”

Il nuovo vescovo di Shaowu, Monsignor Pietro Wu Yishun, è stato ordinato sacerdote il 15 agosto 1992 per la Diocesi di Xiamen: in seguito venne inviato a Minbeivi dove ha svolto il proprio servizio pastorale ricoprendo anche l’incarico di parroco di Nanping e di responsabile delle Prefetture Apostoliche di Shaowu e Jian’ou. Come spiega Asianews, questa terza ordinazione episcopale segue quelle tenutosi a Zhengzhou nell’Henan il 25 gennaio e a Weifang nello Shandong il 29 gennaio, di fatto dopo i più di due anni di blocco nel periodo a cavallo del secondo rinnovo dell’Accordo.



L’ordinazione del nuovo vescovo assume un’importanza di forte rilevanza anche locale visto che la provincia del Fujian è una di quelle dove in Cina storicamente «si concentra in maniera più significativa la presenza delle comunità cattoliche». La nomina di mons. Wu Yishun arriva al culmine di un’iniziativa avviata alcuni mesi fa per cercare di allentare le tensioni tra la Cina e Vaticano. Come sottolinea il quotidiano francese “La Croix”, l’iniziativa di questa terza ordinazione rientra nello sforzo che il Vaticano produce negli ultimi mesi per migliorare le relazioni ufficiali con la Cina, al netto delle problematiche che rimangono intatte, dalle persecuzioni del regime comunista popolare contro cinesi cristiani fino a forzature numerose anche all’interno dello stesso Accordo Vaticano-Cina. «Anche nelle regioni più aperte, non è raro vedere agenti di polizia all’ingresso delle chiese per impedire ai minori di entrare», ha spiegato una fonte diretta dalla Cina al quotidiano cattolico di Francia. Ad ottobre 2024 l’accordo andrà rinegoziato e sul tavolo andranno tutti gli elementi, da quelli più positivi di un tentato dialogo proficuo tra le parti, agli episodi tutt’altro che ben auguranti al raggiungimento della libertà di religione e pensiero.