ACCORDO RAGGIUNTO TRA UE ED EGITTO: I TERMINI, IL COSTO E LE PAROLE DI VON DER LEYEN

L’Egitto e l’Ue hanno raggiunto e firmato un pacchetto di accordi dal valore complessivo di 7,4 miliardi di euro: questa la cifra che Bruxelles verserà al Presidente Al Sisi nei prossimi anni secondo quanto annunciato dalla Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen giunta oggi, domenica 17 marzo, al Cairo con altri leader europei tra cui la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nello specifico, Al Sisi e Von der Leyen hanno firmato la «Dichiarazione congiunta sul partenariato strategico Ue-Egitto» in cui l’Europa riconosce il partner egiziano «Paese affidabile e il suo ruolo geostrategico unico e vitale di pilastro della sicurezza, della moderazione e della pace nella regione del Mediterraneo, del Vicino Oriente e dell’Africa». L’Egitto e l’Ue continueranno per questo a collaborare per «costruire un’agenda positiva per la prosperità e la stabilità. L’Egitto e l’Ue continueranno a lavorare sui loro impegni per promuovere ulteriormente la democrazia, le libertà fondamentali e i diritti umani, la parità di genere e le pari opportunità, come concordato nelle priorità del partenariato».



Entrambe le parti ricordano il loro reciproco impegno nei confronti dei principi sanciti dalla Carta dell’ONU e di altri accordi multilaterali pertinenti, nonché dell’Accordo di associazione e delle priorità del partenariato Egitto-UE 2021-2027 che li vincolano. Di conseguenza – si legge ancora nel testo -, «l’Egitto e l’Ue hanno deciso di formulare e firmare un documento inclusivo sul partenariato globale e strategico, durante il primo trimestre del 2024». Nello specifico, il documento firmato oggi da Von der Leyen e Al Sisi impegna in diversi ambiti di cooperazione tra cui: «relazioni politiche, stabilità macroeconomica, investimenti sostenibili e commercio, compresi energia, acqua, sicurezza alimentare e cambiamento climatico, migrazione, sicurezza e sviluppo del capitale umano. L’attuazione di queste aree dovrebbe liberare tutto il potenziale delle relazioni Egitto-Ue». Sui migranti la responsabilità e gli oneri saranno condivisi tra Egitto e Unione Europea, con Bruxelles che fornirà «sostegno finanziario necessario per assistere l’Egitto nei programmi relativi alla migrazione che prevedono lo sviluppo di un approccio olistico alla migrazione, compresi i percorsi di migrazione legale in linea con le competenze nazionali e i programmi di mobilità come i partenariati per i talenti, affrontando le cause alla radice della migrazione irregolare, combattendo il traffico di migranti e la tratta di persone».



Sia durante il bilaterale con l’Italia e sia poi con il tavolo allargato ai 6 leader europei – con Meloni e Von der Leyen erano presenti anche il presidente di turno del Consiglio Ue e primo ministro belga Alexander De Croo, il premier greco Kyriakos Mitsotakis, il Cancelliere austriaco Karl Nehammer e il presidente cipriota, Nikos Christodoulidīs – è stato affrontato da vicino l’enorme preoccupazione per l’escalation di guerra tra Israele e la Striscia di Gaza: «hanno esaminato gli sforzi incessanti dell’Egitto per raggiungere un cessate il fuoco urgente e immediato e garantire la fornitura senza restrizioni di aiuti umanitari e di soccorso tanto necessari per proteggere il settore dalla grave catastrofe umanitaria che soffre il popolo palestinese», si legge nella nota congiunta della Presidenza italiana e del leader Al Sisi. «Siamo molto preoccupati per i rischi che un’offensiva su larga scala a Rafah potrebbe avere sulla popolazione civile vulnerabile. Questo deve essere evitato a tutti i costi. Vorrei anche ringraziare l’Egitto per gli sforzi straordinari compiuti per garantire che le forniture umanitarie possano raggiungere Gaza» ha poi aggiunto Von der Leyen nella conferenza stampa conclusiva, «Gaza rischia la carestia. È inaccettabile. È fondamentale raggiungere rapidamente un accordo per un cessate il fuoco in tempi rapidi, che liberi gli ostaggi e permetta a un maggior numero di aiuti umanitari»,



MELONI SULL’ACCORDO EGITTO-UE: “PIANO ITALIANO FUNZIONA. ATTO UTILE PER FRONTEGGIARE I FLUSSI DEI MIGRANTI”

Fronte Italia, il Piano Mattei e le sue dirette conseguenze proseguono dopo la Tunisia anche con l’Egitto: prima infatti dell’accordo siglato tra Ue e Al Sisi si è tenuto un lungo bilaterale tra la Premier Giorgia Meloni e il Presidente egiziano. «Presidente al-Sisi, cari colleghi, questo è un meeting storico per i rapporti tra Egitto e Unione Europea: sono orgogliosa del ruolo svolto dall’Italia nel raggiungimento di questo obiettivo. Il partenariato globale e strategico tra Egitto e Unione Europea si inserisce nel contesto attuale in cui ci troviamo ad affrontare molte crisi che potrebbero destabilizzare la regione del Mediterraneo a un livello inimmaginabile» ha detto la Presidente del Consiglio ricordando le forti sfide comuni in campo tra Italia e Paesi africani, a cominciare dalla sicurezza alimentare a quella idrica, poi l’energia, lo sviluppo e la migrazione.

Secondo Meloni l’iniziativa di oggi al Cairo dimostra «la nostra disponibilità a rafforzare e incoraggiare un nuovo metodo strutturale di cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo». Parlando dei forti rischi sull’orbita internazionale per la guerra in Medio Oriente, la Premier Meloni rinnova l’invito dell’Ue e dello stesso Al Sisi (al centro delle trattative con Qatar, Usa, Israele e Hamas per trovare una tregua al più presto: «la crisi di Gaza è in cima alle nostre preoccupazioni. Serve un cessate il fuoco, corridoi umanitari per garantire assistenza umanitaria e aiuti, arrivare alla liberazioni degli ostaggi», ha detto la Premier italiana. Roma, ribadisce Meloni, sostiene da vicino gli sforzi di Egitto e degli altri Paesi dell’area «fin dall’inizio e abbiamo garantito gli aiuti umanitari». Sul Piano Mattei Meloni ricorda come l’Italia abbia un progetto con gli Stati africani in piena realizzazione dal costo totale di 5 miliardi di euro: «con Al Sisi oggi firmiamo diversi importanti accordi bilaterali che fanno parte di questo piano, e la migrazione sarà uno dei temi del G7. Stiamo lavorando per lanciare un’alleanza internazionale per la lotta contro i trafficanti di esseri umani». In conclusione, Meloni con la stampa giunta al Cairo, ricorda come l’iniziativa di partnership con l’Egitto rappresenta «il modo migliore per far fronte al flusso migratorio e apprezziamo gli sforzi dell’Egitto in questo senso, aspiriamo a lavorare insieme più di prima per aiutare gli Stati di origine e quelli di transito attraverso investimenti e assistenza per prevenire l’immigrazione illegale, per aiutare questi Stati a fronteggiare i trafficanti di migranti». A domanda diretta sul caso Regeni affrontato nel dialogo Italia-Egitto, Meloni replica che il nostro Paese «sostegno finanziario necessario per assistere l’Egitto nei programmi relativi alla migrazione che prevedono lo sviluppo di un approccio olistico alla migrazione, compresi i percorsi di migrazione legale in linea con le competenze nazionali e i programmi di mobilità come i partenariati per i talenti, affrontando le cause alla radice della migrazione irregolare, combattendo il traffico di migranti e la tratta di persone». Al momento però c’è un processo in corso che prosegue, conclude la Premier, dunque per l’Italia «è importante, secondo me deve andare avanti, continueremo a tentare di ottenere anche qualcosa di più. Penso che quello che dobbiamo fare noi è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia».