«Abbiamo evitato l’incubo della fame nel mondo». Così il presidente della Turchia ha commentato la firma dell’accordo tra Ucraina e Russia a Istanbul sullo sblocco del grano e dei prodotti agricoli tramite il Mar Nero. Ucraina e Russia hanno firmato però due accordi separati con Turchia e Nazioni Unite. Il governo di Kiev si è rifiutato di firmare il testo direttamente con Mosca. Il Cremlino lo ha sottoscritto separatamente. Nel Palazzo Dolmabahce il primo ministro della Difesa russo Shoigu ha firmato l’intesa al tavolo ornato di fiori dove erano seduti anche Guterres ed Erdogan. Dall’altro capo si è seduto il suo omologo turco Akar, che ha firmato pure lui. Shoigu poi se ne è andato, subito dopo si è seduto il ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, seguendo la stessa procedura.



«L’accordo di oggi sul grano è un faro nel Mar Nero. Non è stato facile, gli sforzi sono stati enormi, i negoziati estenuanti, il mondo ha disperatamente bisogno di far fronte alla crisi alimentare», ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. «Oggi è una giornata storica, siamo fieri del nostro ruolo svolto in questa iniziativa che ha risolto la crisi alimentare mondiale. L’accordo di oggi riguarda tutte le nazioni del mondo, dall’Africa all’Asia, e stiamo evitando insieme l’incubo della fame», ha dichiarato il presidente turco Erdogan. Il suo auspicio è che l’accordo sul grano possa aprire la strada ad uno per fermare la guerra: «Ho già detto che questa guerra non avrà né vincitori né vinti, l’unico sconfitto sarà il mondo, l’effetto della guerra si ripercuote su tutto il pianeta, speriamo che si riapra uno spiraglio per la pace con questo accordo». (agg. di Silvana Palazzo)



ACCORDO GRANO RUSSIA-UCRAINA DOPO MESI DI TRATTATIVE

Dopo mesi di trattative è giunto finalmente nella giornata di ieri l’accordo sul grano fra l’Ucraina e la Russia. I rappresentanti delle due nazioni in conflitto da cinque mesi, si vedranno nelle prossime ore a Istanbul, capitale della Turchia, per ratificare l’intesa che permetterà il trasporto del grano ucraino attraverso i porti del Mar Nero, che sono attualmente bloccati dalla marina militare russa, consentendo così il raggiungimento dei Paesi che da troppe settimane attendono il carico. L’annuncio è stato dato nella giornata di ieri dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il grande mediatore nei negoziati, insieme alle Nazioni Unite.



Alla firma presso il palazzo Dolmabahce, ci sarà anche Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, che più volte si è attivato in questi mesi di guerra per provare a trovare il cessate il fuoco. I dettagli dell’accordo sul grano, come riferisce RaiNews.it, non sono stati resi noti ma stando a quanto stabilito la scorsa settimana sempre a Istanbul, è previsto un piano provvisorio che prevede controlli congiunti delle navi in partenza e in arrivo nei porti del Mar Nero, garantendo la sicurezza delle rotte di trasferimento. Sempre a Istanbul sarà stato istituito un centro di coordinamento per le esportazioni con la supervisione di funzionari delle Nazioni Unite, nonché di Turchia, Russia e Ucraina.

ACCORDO GRANO RUSSIA-UCRAINA, LE REAZIONI ALLA FIRMA

Numerosi i commenti positivi al raggiungimento dell’accordo sul grano, fra cui quello del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price, che ha spiegato che Mosca sarà ritenuta responsabile dell’applicazione del piano. Soddisfatta anche la Coldiretti, l’associazione dei coltivatori diretti italiana, che ha fatto sapere che grazie all’export del grano, verranno salvati dalla carestia ben 53 Paesi, quelle nazioni dove la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione.

“Tra i più dipendenti dalle esportazioni cerealicole russe e ucraine – spiega l’associazione come si legge su RaiNews- ci sono l’Egitto, che importa il 70% dei cereali dai porti del Mar Nero, il Libano con circa il 75% e lo Yemen con poco meno del 50% e la situazione non è molto diversa in Libia, Tunisia, Giordania e Marocco”.