Sono arrivate più di 25 offerte da parte delle aziende italiane al ministero degli interni, inerenti il bando del Viminale circa l’appalto dei servizi legato ai tre centri per migranti che verranno realizzati in Albania. Lo scrive il quotidiano il Tempo, riferendosi ai due hotspot e ad un centro per i rimpatri, dopo che è stato siglato l’accordo fra il governo Meloni e quello di Edi Rama, lo scorso mese di novembre, poi ratificato dal parlamento italiano a febbraio di quest’anno.



Il bando, aggiunge ancora il quotidiano romano, è stato pubblicato lo scorso 21 marzo attraverso il portale della prefettura di Roma, e il tempo per presentare le offerte era di una settimana; un iter veloce appositamente visto che l’obiettivo è quello di creare nel minor tempo possibile queste strutture per accogliere i migranti che dalle coste africane si dirigono verso l’Italia. Si tratta di un bando che ha creato un forte appeal nei confronti di aziende e cooperative, tenendo conto che lo stesso vale ben 34 milioni di euro, non pochi soldi.



ACCORDO MIGRANTI ALBANIA-ITALIA, COME FUNZIONA L’ITER

A questo punto toccherà alla Commissione giudicatrice individuare le migliori proposte, sia dal punto di vista dell’efficienza quanto del vantaggio, scegliendone tre nei prossimi giorni. Il Tempo ricorda come le imprese che si aggiudicheranno il bando dovranno farsi carico praticamente in toto dell’accoglienza, dal vestiario per i migranti, come ad esempio scarpe, maglie, pigiami, slip e via discorrendo, ma anche pasti, pulizie, kit per l’igiene, le lenzuola, asciugamani e molto altro ancora. Inoltre dovranno garantire i servizi di lavanderia, la fornitura di stoviglie, e i pocket money da 2,50 euro l’uno per i migranti.



Secondo le tempistiche calcolate dal governo nazionale, entro il 20 maggio si dovrebbe riuscire ad aprire i tre nuovi centri, così come si legge sullo stesso bando, una tempistica che se venisse rispettata permetterebbe di accogliere i plausibili numerosi sbarchi che solitamente si verificano d’estate, la stagione senza dubbio più favorevole per i migranti.

ACCORDO MIGRANTI ALBANIA-ITALIA, GIUNTE 25 OFFERTE: DOVE SORGERANNO LE 3 STRUTTURE

La prima struttura sarà realizzata presso il porto di Shengjin, hotspot che sarà destinato alle procedure d’ingresso, ovvero, lo screening sanitario, l’identificazione, la raccolta delle domande di asilo. Dopo di che, una volta sbrigate queste formalità, gli stranieri saranno trasferiti nelle due strutture di Gjader, nell’entroterra dell’Albania, dove appunto sorgeranno i due centri di accoglienza veri e propri: ci sarà infatti un hotspot da 88 posti e un Cpr, un centro di permanenza e rimpatrio da 144 migranti, destinato alle operazioni di rimpatrio.

Sono inoltre previsti altri 168 posti per gli alloggi di servizio, di cui 60 destinati al personale dell’ente che gestirà le strutture. La realizzazione materiale della struttura spetterà al Genio militare italiano, già al lavoro proprio in Albania. Sono attesi aggiornamenti nei prossimi giorni.