I giudici albanesi hanno sospeso l’accordo sui migranti firmato da Italia e Albania. L’Alta Corte di Tirana ha deciso di fare slittare tutto al 2024 in seguito ai ricorsi presentati da una parte dell’opposizione al premier Edi Rama. I “ricorsi presentati rispettano i criteri richiesti”, ha spiegato ieri la presidente della Corte, Holta Zacaj. Oggi, intervistata dal Corriere della Sera, ha evidenziato che sono due i punti critici dell’intesa.



Con la sentenza di ieri, la Corte costituzionale albanese ha sospeso l’iter che porta alla ratifica dell’intesa dal momento che oltre un quarto dei deputati albanesi ha chiesto di controllare la costituzionalità o meno del protocollo siglato da Meloni e Rama: “Noi abbiamo valutato che il ricorso soddisfa i criteri di ammissibilità e secondo le nostre norme questo porta automaticamente allo stop delle procedure parlamentari per la ratifica. Però lo voglio precisare: non siamo entrati nel merito del protocollo firmato”.



Parla la presidente della Corte costituzionale albanese

Holta Zacaj ha spiegato che sono due i punti contestati dai deputati dell’opposizione: in primis il presunto mancato rispetto della procedura di negoziazione e firma. “Secondo loro questo tipo di accordo ha bisogno dell’autorizzazione del presidente dal momento che tocca questioni di territorio”, ha specificato. Il secondo punto invece concerne la possibile violazione dei diritti umani. Zacaj ha rimarcato che all’udienza del 18 gennaio la Corte entrerà nel merito dell’accordo tra Italia e Albania: “Siamo tenuti a farlo, dobbiamo esaminare nel dettaglio il protocollo su quei due punti sollevati da un quarto del Parlamento albanese. Ma ripeto ancora: non siamo entrati proprio nel merito”.

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