Il premier dell’Albania, Edi Rama, è stato intervistato ieri sera dai microfoni del programma di Rai Uno, Cinque Minuti, classica striscia post TG condotta da Bruno Vespa. L’occasione è stata la visita a Roma dello stesso primo ministro durante la quale è stato siglato un accordo con Giorgia Meloni per l’apertura di due strutture in Albania per accogliere i migranti raccolti dalla guardia costiera e dalla marina militare italiana. “Si tratta di un centro di accoglienza e di un posto dove verranno effettuate tutte le verifiche e le registrazioni – racconta Rama in diretta tv su Rai Uno – tutto viene fatto secondo i criteri ben definiti dell’Unione Europea”.
Bruno Vespa ha quindi chiesto se non si corra il rischio che nei centri possano trovare rifugio possibili terroristi o persone contrarie agli ebrei, e Rama ha replicato: “Lei mi pone una domanda di straordinario peso su una questione che purtroppo diventa sempre più complicata e che è proprio la questione di come deve essere l’Europa e dei valori e dei diritti che ci stanno molto a cuore e allo stesso tempo riescono a distinguersi tra chi evita davvero il rischio di morte e chi trae vantaggio o cade preda dei trafficanti e anche delle reti che alimentano questo tipo di traffico”.
EDI RAMA E IL RAPPORTO ITALIA ALBANIA: “OGGI MOLTI ITALIANI…”
Rama ha poi sottolineato il fatto che molti paesi europei stanno continuando ancora a respingere i rifugiati che hanno una fede diversa dalla loro: “Ci sono paesi europei che sono espressamente chiusi all’idea di accogliere persone di altre convinzioni religiose, di altri colori, ma abbiamo visto che quando si è trattato dei profughi ucraini, sono stati molto aperti ad accoglierli, perché soprattutto tutti erano bianchi ed erano cristiani. Intanto ci sono altre realtà in Paesi europei come la Svizzera, e non solo sono sempre state a braccia aperte per accogliere tutti senza alcuna distinzione, ma stanno attraversando un momento molto difficile”.
Quindi ha concluso parlando del rapporto d’amore che va avanti da anni fra Italia e Albania: “Tanti anni fa erano gli albanesi che venivano in massa come migranti in Italia. Adesso si è invertito. Adesso tantissimi italiani vengono in Albania ad investire in Albania, a lavorare in Albania. Se oggi l’Albania è una destinazione per l’Italia e se oggi gli albanesi in Italia, ma anche in Albania, hanno un futuro, questo viene anche e in gran parte dal fatto che quando noi eravamo i profughi, quando noi scappavamo dall’inferno, l’Italia ci accolse a braccia aperte e ci desse quello che è la cosa più preziosa per un essere umano, il futuro. e in cerca del futuro le persone sono tutte esseri umani, indipendentemente se sono musulmani o cristiani”.
EDIL RAMA, L’INTERVISTA A LA STAMPA: “NON VOGLIAMO NIENTE IN CAMBIO”
«Noi abbiamo con l’Italia una partnership strategica – ha aggiunto Rama parlando con la Stampa – Cosa ci guadagniamo? Una domanda che non capisco. Perché dobbiamo guadagnare qualcosa per forza? Noi vi aiutiamo perché l’Italia ci ha aiutato. Se siamo il Paese progredito che siamo diventati, lo dobbiamo a voi. Ci avete aiutato quando tentavamo di scappare dall’inferno del comunismo. Poi ci avete aiutato nel 1991 e nel 1992. Di nuovo nel 1997. Non ci avete chiesto nulla in cambio. Così è la collaborazione tra i nostri Paesi. Con la vostra Guardia di Finanza. Con la vostra polizia. C’è aiuto reciproco. Serve a noi, serve a voi. Per questo dico che solo con l’Italia avremmo potuto fare questo accordo e con nessun altro Stato europeo».
Quindi Rama ha precisato: «Ci saranno contratti con la parte albanese per il vitto di tremila persone? Sicuro. Ma saranno appalti della parte italiana. Noi non vogliamo soldi e non ci interessano i soldi». Sulla gestione dei migranti da parte dell’Ue, infine Edil Rama conclude: Quindi ripeto: «Le soluzioni ancora non si vedono. L’Europa non può perdere il focus sui suoi valori e i principi. Ma allo stesso tempo deve essere in grado di fare una distinzione tra chi fugge da una guerra e chi arriva solo clandestinamente».