“Qualsiasi tipo di cooperazione in materia di sicurezza o accordo sulle armi tra la Corea del Nord e la Russia violerebbe una serie di risoluzioni del Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite“: lo ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Patel. La precisazione arriva dopo che il presidente russo, Putin, ha inviato un telegramma di auguri a Kim Jong-un, in occasione del Giorno dell’indipendenza. Nello stesso ha spiegato che i due Paesi “amplieranno la cooperazione bilaterale in tutte le sfere, nell’interesse dei rispettivi popoli”. Solo pochi giorni fa, il ministro della Difesa russo e il leader di Pyongyang si sono incontrati e potrebbero aver discusso di armi.



Le parole di Patel sono arrivate in contemporanea ad una nuova minaccia della Corea del Nord, che è tornata a parlare della guerra nucleare nella penisola asiatica. Il ministro della Difesa, Kang Sun-nam, parlando ai partecipanti all’XI Conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale, ha affermato che si tratta di un epilogo inevitabile visto il conflitto in corso da tempo tra Pyongyang e Seul. “La guerra nucleare nella penisola coreana non è più una questione di se ci sarà, ma di chi la inizierà e quando” ha spiegato ancora.



La posizione della Corea del Nord

La Corea del Nord, più o meno ciclicamente si impegna in esercitazioni e in lanci di missili. “La mania della guerra nucleare da parte degli Stati Uniti e dei burattini della Repubblica di Corea sta trasformando la penisola coreana e l’Asia nordorientale in un nuovo focolaio di guerra nucleare”, ha aggiunto Kang Sun-nam parlando alla sessione plenaria sulla “Sicurezza nella regione Asia-Pacifico”. Che tra Corea del Nord e USA vi sia un conflitto non è certo un segreto. Lo scorso giugno, 120mila persone si sono riunite nella capitale nordcoreana in occasione delle celebrazioni per il 73° anniversario dalla Guerra di Corea, manifestando contro “l’imperialismo statunitense” e promettendo una “guerra di vendetta”.



“L’intero continente americano è nel nostro raggio di tiro”, aveva affermato i manifestanti, per i quali “gli Usa imperialisti sono il distruttore della pace”. Dunque, la presa di posizione del Dipartimento di Stato Usa in merito ad un presunto accordo tra Corea del Nord e Russia, non appare come nuova. Solo pochi giorni fa, intanto, un aereo proveniente da Mosca si sarebbe fermato per 36 ore nella capitale nordcoreana dopo l’incontro tra il ministro della Difesa di Putin e il leader di Pyongyang. Secondo gli Stati Uniti potrebbe esserci stato tra le parti un incontro per un rifornimento di mezzi e parti di ricambio per vecchi cingolati che Mosca vorrebbe usare in Ucraina.