Ursula Von Del Leyen si è recata in visita in Sud America, dove come presidente della Commissione europea incontrerà i leader di vari paesi, tra cui Argentina e Brasile, per convincerli a finalizzare l’accordo tra Ue e Mercosur, cioè il trattato di cooperazione commerciale tra il blocco sudamericano e l’Europa. Sono però già partite le critiche da parte dei Verdi e da parte degli ambientalisti, compresa l’organizzazione Greenpeace, perchè tra le altre cose il negoziato prevede anche una maggiore osservanza degli accordi sul clima di Parigi nel processo industriale e agricolo delle aziende esportatrici, ma non sono contenute clausole che vietano pratiche considerate legali in Sud America ma non in UE, riguardanti la protezione delle foreste.



In particolare a rischio ci sarebbe una vasta area dell’Amazzonia, in pericolo deforestazione e l’impiego di pesticidi tossici che potrebbe provocare gravi conseguenze anche per gli allevamenti europei. Se venissero firmate le nuove condizioni infatti, il mercato dei paesi Mercosur si estenderebbe a quello agricolo del continente europeo, ma non sarebbe soggetto alle stesse restrizioni ambientali in vigore. Inoltre l’espansione dell’export aggraverebbe lo stato di molte foreste e siti protetti per destinarli a coltivazioni.



Accordo Ue-Mercosur, agricoltori “Penalizzerà prodotti di qualità”

Da Bruxelles Ursula Von der Leyen è partita per il Sud America per intensificare le relazioni diplomatiche e cercare di concludere l’accordo Mercosur sulla cooperazione e collaborazione commerciale. Il patto è una priorità al momento, ma sono molti gli oppositori che sostengono che potrebbe provocare gravi danni ambientali con un impatto devastante sul tutto il territorio della Foresta amazzonica. Anche gli agricoltori sono preoccupati per il problema pesticidi vietati, che potrebbe invadere l’Europa attraverso l’esportazione di prodotti non idonei alle certificazioni Eu sulla sicurezza.



Sul fronte contrario ci sarebbero in primis Francia e Austria i cui ministri dell’agricoltura si sono schierati con gli imprenditori Ue confermando il fatto che il progetto attuale non rispetta alcuni standard, soprattutto penalizzerebbe i prodotti di qualità che si troverebbero così a competere con quelli arrivati dal Sud America a prezzo notevolmente ribassato.