L’UE RAGGIUNGE L’ACCORDO SU MIGRANTI E ASILO: COSA DICE IL PATTO
Consiglio Ue e Parlamento Europeo hanno trovato l’accordo per il nuovo Patto su migranti e asilo: dopo mesi di discussioni, rimandi, contraddizioni, l’Unione Europea di concerto raggiunge un’intesa di massima che ora andrà incardinata nel dettaglio di un testo ormai solo da limare. «Tutti i pezzi stanno andando al loro posto. Abbiamo fatto un passo avanti sui cinque pilastri chiave del Patto. La strada per arrivare a questo punto è stata lunga. Ma ce l’abbiamo fatta»: così il primo annuncio dato stamattina dalla vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas.
Dopo le schermaglie agli ultimi Consigli Ue – da ultimo il vertice interlocutorio sui tanti dossier aperti della scorsa settimana (dal Patto di Stabilità al Bilancio Ue fino all’ingresso dell’Ucraina in Europa) – l’Unione trova l’accordo e sigla così il Patto migranti e asilo per l’immediato futuro. In termini tecnici, il via libera di eurodeputati e governi Ue è arrivato durante il trilogo, ovvero il negoziato interistituzionale che dà la forma finale ai testi legislativi: come spiega l’Adnkronos, i negoziatori del Parlamento e del Consiglio Ue hanno concordato la forma finale di cinque distinti regolamenti Ue che stabiliscono come condividere la gestione dei flussi di asilo e migrazione tra gli Stati membri, ma anche cosa fare nel caso in cui scoppi una improvvisa crisi migranti.
COSA PREVEDE IL PATTO SUI MIGRANTI IN UE; IMPRONTE, CRITERI, PROCEDURA
Entrando nelle pieghe dell’accordo Ue su migranti e asilo, il Patto siglato dai Governi europei stila alcune nuove norme per la protezione delle frontiere esterne d’Europa: si migliorano in primis le procedure di identificazione all’arrivo, «inclusi il riconoscimento facciale e le impronte digitali, che coprono i bambini dall’età di sei anni in su». Il regolamento sulla gestione dell’asilo migranti prevede poi una «solidarietà obbligatoria per i Paesi dell’Ue riconosciuti come sotto pressione migratoria», consentendo però agli altri Stati membri di poter scegliere tra il ricollocamento dei richiedenti asilo nel loro territorio o il versamento di contributi finanziari. Per anni l’Italia aveva rifiutato questa “solidarietà à la carte”, in quanto spingeva per i ricollocamenti obbligatori, di fatto però mai passati in Consiglio Ue.
Nel nuovo testo vengono poi stilati anche nuovi criteri per cui uno Stato membro è competente per l’esame delle domande di protezione internazionale: istituito un meccanismo per garantire solidarietà e misure a sostegno degli Stati membri che si trovano ad affrontare un afflusso eccezionale di migranti extra Ue. Non solo, le persone che non soddisfano le condizioni per entrare nell’Ue, si legge nel Patto migranti-asilo, saranno soggette a una procedura di screening pre-ingresso: previsti dunque l’identificazione, la raccolta di dati biometrici e controlli sanitari e di sicurezza, per un massimo di sette giorni. Da ultimo, viene introdotta una procedura comune in tutta l’Ue per concedere e revocare la protezione internazionale, sostituendo le diverse procedure nazionali: trattamento richieste più rapido (fino a 6 mesi), limiti più brevi per le richieste «manifestamente infondate» o inammissibili e introduzione di dati-immagini sul volto dei migranti, anche per bambini sopra i 6 anni.
NOVITÀ E REAZIONI DOPO LA FIRMA UE SUL PATTO PER I MIGRANTI
Il prossimo passo legislativo per il Patto sui migranti e l’asilo è farlo diventare formalmente dal Parlamento Ue e dal Consiglio Ue una nuova legge: i colegislatori si sono impegnati ad adottare la riforma delle norme in materia di migrazione e asilo «prima delle elezioni europee del giugno 2024». «La migrazione è una sfida europea che richiede soluzioni europee», ha spiegato in una nota la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, «Gli Stati membri alle nostre frontiere esterne devono gestire la migrazione illegale, che spesso mette a dura prova la loro protezione delle frontiere».
Secondo la n.1 dell’Europa, il Patto sui migranti «garantirà una risposta europea efficace, assicurando che gli Stati membri condividano gli sforzi in modo responsabile. E proteggerà chi ha bisogno». Dopo gli sforzi richiesti da Italia, Malta e Grecia sull’assistenza europea all’emergenza migranti, Von der Leyen aggiunge «Ogni anno, centinaia di migliaia di migranti irregolari intraprendono viaggi pericolosi per raggiungere i nostri confini. Sono spesso vittime di criminali, contrabbandieri e trafficanti che li attirano con false promesse di passaggio sicuro ed estorcono loro denaro». Infine è sempre la Presidente Ue a sottolineare come il Patto fornirà ora all’Unione Europea tutti gli strumenti per poter reagire in maniera rapida alle situazioni di Cri: «Oltre al Patto, la Commissione sostiene gli Stati membri attraverso misure operative concrete per affrontare le sfide immediate. Stiamo attuando piani d’azione concreti per combattere l’immigrazione clandestina attraverso il Mediterraneo, i Balcani o l’Atlantico». In particolare è la lotta contro i trafficanti ad essere al centro delle prossime disposizioni europee sul tema, dopo il Patto sui migranti: «Stiamo costruendo partenariati con i Paesi di origine e di transito, per combattere i trafficanti e per garantire l’effettivo rimpatrio nel Paese di origine senza diritto di soggiorno nell’Ue».
Secondo la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, il 20 dicembre 2023 passerà alla storia dell’Europa: «Il giorno in cui l’Ue ha raggiunto un accordo fondamentale su una nuova serie di regole per gestire la migrazione e l’asilo. Ancora una volta l’Europa ha sfidato le previsioni. Sono molto orgogliosa del fatto che con il Patto per la migrazione e l’asilo abbiamo ottenuto risultati e fornito soluzioni». Per la commissaria europea agli affari interni, Ylva Johansson, con il Patto sui migranti «Abbiamo raggiunto l’accordo politico, per una migliore protezione delle nostre frontiere esterne, più solidarietà, più garanzie per i vulnerabili e i richiedenti asilo, il tutto basato sui nostri valori europei: sono davvero orgogliosa, ce l’abbiamo fatta». Per il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il patto sui migranti raggiunto da Parlamento Ue e Consiglio è di fatto un grande successo per il Governo italiano: «Abbiamo riportato al centro dell’agenda europea il tema migratorio e grazie alla capacità di trovare il giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà siamo riusciti a portare avanti e concludere un negoziato che era fermo da anni. L’approvazione del Patto è un grande successo per l’Europa e per l’Italia che ora potrà contare su nuove regole per gestire i flussi migratori e contrastare i trafficanti di esseri umani».