Il patto tra Gran Bretagna ed Unione europea post-Brexit sulla condivisione di DNA, impronte digitali e precedenti penali potrebbe essere messo a rischio dalle leggi sui migranti firmate da Suella Braverman. Questo l’allarme lanciato da un comitato dalla Camera dei Lord, come riportato dal Guardian.

Lady Hamwee, presidente della commissione per la giustizia e gli affari interni della Camera dei Lord, ha scritto al ministro degli Interni per dire che i suoi membri sono “particolarmente preoccupati” che la nuova legislazione sull’immigrazione illegale insieme alle nuove leggi sui dati possano portare alla “cessazione e/o sospensione” degli elementi di cooperazione in materia di sicurezza dell’accordo commerciale sulla Brexit.



“Accordo UK-Ue a rischio per il dossier migranti”

Si teme che l’introduzione di nuove leggi sui migranti possa portare a una violazione degli obblighi del Regno Unito ai sensi della Convenzione europea sui diritti umani (CEDU), che è alla base dell’accordo commerciale e di cooperazione (TCA). In base all’accordo, entrambe le parti possono sospendere o terminare gli accordi di sicurezza contenuti nella parte 3 del TCA se la CEDU non viene rispettata dall’altra parte. “Il comitato è particolarmente preoccupato per le disposizioni relative alla rescissione e alla sospensione della terza parte del TCA. In alcuni scenari, tra cui la denuncia da parte del Regno Unito della Convenzione europea dei diritti dell’uomo o la mancanza di protezione interna dei diritti in essa contenuti, la parte tre del TCA può essere risolta immediatamente e/o sospesa (in tutto o in parte),” la posizione espressa in una nota.  Uno dei principali punti di discussione sulla legge sui migranti UK è il trasferimento dei rifugiati su piccole imbarcazioni in stato detenzione, con il possibile trasferimento in Ruanda.



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