A Torino un operaio e una manager, in passato sposati, sono in causa: l’uomo, durante il matrimonio, accusava la moglie di pensare troppo al lavoro, ma lei ha deciso di smettere di subire i suoi comportamenti e di denunciarlo per maltrattamenti. La vicenda, come riportato dal Corriere della Sera, è finita in Tribunale, ma le versioni esposte dai due di fronte ai giudici non coincidono.
“Ci siamo conosciuti nel 2007, in una discoteca, ed era nata una relazione bella con buoni sentimenti e solide verità. Non ho visto segnali sbagliati. Poi quando ci siamo sposati sono iniziate alcune incomprensioni per i soldi. Decidiamo di fare un mutuo, poi di estinguerlo, con un finanziamento dato da sua madre”, ha raccontato la donna. Dopo la nascita della loro bambina, tuttavia, i problemi si sono ripresentati. “Fu un periodo un po’ difficoltoso. Io ho un lavoro importante e stavo per essere promossa. La sua azienda l’aveva invece messo in cassa integrazione”. Una situazione opposta che ha creato diversi attriti.
Accusa la moglie di pensare troppo al lavoro, lei lo denuncia per maltrattamenti: la causa in Tribunale
È in quel periodo che è avvenuta la rottura che ha poi portato alla separazione. “Lui mi accusava di avere in testa solo il lavoro, che la casa era uno schifo e che non lo supportavo abbastanza, che era pieno di debiti per colpa mia. Lui alzava la voce e tirava pugni al muro e io mi pietrificavo”, ha raccontato ancora la donna. Le liti sarebbero ad un certo punto diventate anche violente. Da qui l’accusa di maltrattamenti. “Una volta mi tirò un pugno sulla gamba. Feci denuncia, ma dopo due settimane la ritirai, perché si era sentito in colpa. Poi minacciava di ammazzarmi se avessi portato via la bambina, mi disse che mi avrebbe tagliato la gola”.
L’uomo, tuttavia, nega che ciò sia avvenuto. “Non ho mai detto che l’avrei uccisa. Venivo trattato come un operaio di me*da. Lei parlava solo di lavoro, ma se ne fregava della casa e della bambina, non parliamo del marito”, questa la sua versione. Inoltre, ha raccontato di averle proposto di dividersi le aree della casa, in modo da non entrare in contatto. Lei, però, avrebbe rifiutato, facendo sì che continuassero a dormire insieme. “Oggi avrei fatto diversamente”, ammette. A decidere su quale sia la verità però ora saranno i giudici.