Prima le accuse false da parte della figlia, poi il carcere e infine il risarcimento: questo il percorso di un uomo ricostruito dai colleghi de La Nuova Ferrara. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale, l’uomo di origine marocchina è stato ingiustamente accusato dalla figlia di averla segregata e costretta ad un matrimonio.
Sulla base di questi addebiti, l’uomo è stato ingiustamente privato della libertà personale con tre mesi di custodia cautelare in carcere. La giustizia ha però fatto il suo corso e ha smontato le accuse, tanto da arrivare a un cospicuo risarcimento nei confronti dell’uomo: un indennizzo di 21.695 euro.
Accuse false dalla figlia, va in carcere e poi viene risarcito
Come ricostruito da La Nuova Ferrara, la ragazza marocchina aveva puntato il dito contro il padre e anche contro il fratello. La giovane aveva riferito alle autorità che i due l’avevano costretta a vivere secondo i dettami della religione musulmana e di averla costretta a un matrimonio in Marocco, in patria, con un cugino. Inoltre, sempre secondo raccontato dalla ragazza, era stata tenuta segregata, costretta al lavoro nei campi e minacciata di morte. Il padre era stato arrestato dalla polizia estense, mentre il fratello era stato colpito dal divieto di avvicinamento. Ma, come anticipato, gli approfondimenti della Questura di Ferrara hanno smontato ogni accusa.