ACEA (Azienda Comunale Energia e Ambiente) punta sul termovalorizzatore di Roma. “Per noi è un progetto significativo, messo già a gara dal Comune di Roma. All’inizio del 2023 abbiamo presentato un nostra soluzione grazie anche all’esperienza che abbiamo nel Lazio, dove già gestiamo il termovalorizzatore di San Vittore per il quale ora siamo a lavoro sulla quarta linea. Per Roma
abbiamo realizzato un progetto che non impatta sul paesaggio e ne siamo molto orgogliosi”, ha affermato Fabrizio Palermo.



L’amministratore delegato dell’azienda attiva nei settori ambientale, energetico e idrico, come riportato da Libero Quotidiano, era presente al dibattito dal titolo “Capitale pulita” inserito nell’ambito del ciclo di incontri “Roma Locomotiva d’Italia” organizzato da Il Tempo. “Con noi c’è anche il meglio del know how sia tecnologico sia dell’esperienza che c’è in questo campo. C’è Hitachi, impresa che partecipa alla cordata e che è la migliore al mondo per la realizzazione dei termovalorizzatori, ma sono presenti anche Suarez e Ianini”, ha aggiunto.



Acea punta sul termovalorizzatore di Roma: come funziona

Il termovalorizzatore di Roma, secondo ACEA, influirà di molto nel ruolo che ha la Capitale italiana nel settore di riferimento. “L’impianto prevede una crescita significativa della differenziata, cosa che è un salto importante verso una gestione più moderna e integrata dei rifiuti. La nostra è una proposta all’avanguardia”, ha continuato Fabrizio Palermo. La struttura dovrebbe vedere la luce a Santa Palomba ed essere operativa nel 2027.

L’impianto, oltre a produrre energia, sarà in grado di sfornare una quantità considerevole di metalli (circa 60-80 kg l’anno), anche preziosi, come l’oro. In particolare, potrebbero essere realizzate 4 mila fedi nuziali l’anno. Inoltre, dai rifiuti esso sarà in grado di recuperare 10 mila tonnellate di acciaio, 2 mila tonnellate di alluminio e 1.600 tonnellate di rame. “Vogliamo tempi serrati perché non possiamo più aspettare per colmare questo gap. I rifiuti vanno ridotti, riciclati e differenziati, ma cosa è meglio per la quota di indifferenziata? Ci sono due soluzioni: può essere messa nelle discariche oppure nei termovalorizzatori. Noi abbiamo scelto la seconda opzione”, ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri.