Achille Lauro infiamma il palco di Radio Zeta Hits Live con “16 Marzo”
Dopo il nuovo singolo di Elodie, sul palco di Radio Zeta Future Hits Live 2022 si è esibito Achille Lauro con il singolo Stripper e 16 Marzo. L’artista si è presentato sul palco con una canotta bianca, un jeans nero e i capelli spettinati nel suo stile inconfondibile. Trascinando la folla dei fan come sa fare solo lui, in molti hanno ripreso l’artista con cellulari e foto. La grinta e il modo in cui ha espresso i suoi sentimenti tramite il brano “16 Marzo” ha entusiasmato il pubblico.
I membri della sua band durante l’esibizione hanno accompagnato l’artista, cantando e lasciandosi trascinare dalle note del brano. Sul ritornello Achille Lauro ha invitato il pubblico ad accompagnarlo mentre cantava, senza farselo ripete due volte le sue fan hanno accompagnato il suo brano. Infine dopo il suo pezzo dichiara: “La mia città è speciale, lo è sempre stata”. Con un cenno ha salutato il pubblico lasciando il palco con un passo sicurò di sè e lento come se stesse assaporando ogni attimo della sua esibizione. (Agg. di Antonio Rotunno)
Achille Lauro oggi è una affermata stella della musica italiana, ma la sua adolescenza non è stata semplice. Il cantante ha imparato tanto dal suo passato, al punto che ora è apprezzato anche per la capacità di trasgredire, incurante delle possibili critiche che questo può generare (sono state tante le polemiche per il “battesimo” che ha inscenato a Sanremo). Nemmeno l’amarezza per non avere ottenuto la finale dell’Eurovision Song Contest, dove gareggiava in rappresentanza di San Marino, lo ha abbattuto particolarmente né ha scalfito chi continua ad amarlo, soprattutto per il suo atteggiamento anticonformista.
Il personaggio odierno è, inevitabilmente, frutto delle esperienze dolorose che si è trovato a vivere in passato, sin da quando era solo un bambino. La droga e il malaffare hanno segnato inevitabilmente la sua infanzia. È stata proprio quella realtà difficile con cui si è trovato faccia a faccia a spingerlo a dare una rotta diversa alla sua esistenza, trasportato dall’amore per la musica.
Achille Lauro e un’infanzia da dimenticare: ora c’è voglia di riscatto
Achille Lauro è sempre stato particolarmente riservato e non ha mai amato parlare della sua vita privata, ma qualche tempo fa ha fatto un’eccezione e ha così rivelato le difficoltà vissute da bambino. Lo scenario in cui è cresciuto lo ha portato a intraprendere strade non adatte per la sua età: “La prima volta a 13 anni, lei aveva qualche mese in più. In quelle realtà metropolitane si cresce velocemente”, ha raccontato in un’intervista a ‘Sette’, magazine del ‘Corriere della Sera’. I tatuaggi? “nella comune li avevano tutti. Il primo che ho fatto è stato un sole con l’iniziale del nome di una persona importante. A mia mamma avevo detto che era fatto con l’hennè. Tutti i tatuaggi sono legati o a persone importanti o a un lato estetico e culturale come quelli del filone giapponese”.
E non è finita qui. A segnarlo profondamente è stato infatti anche il rapporto con la droga. A quattordici anni i suoi genitori hanno lasciato lui e suo fratello a Roma per potersi trasferire in un’altra città.”Entrai a contatto con famiglie criminali. Compravo chili di droga che facevo vendere a una squadra di spacciatori che avevo creato. Divenni ricco”. Questa esperienza lo ha portato anche a finire in carcere per due mesi, ma non appena la condanna è stata sospesa lui ha capito di non poter proseguire su questa strada e di dover dare un taglio drastico al passato. Una scelta che, evidentemente, si è rivelata azzeccata.