Achille Lauro dopo la delusione Eurovision: “Abituato ad andare di faccia

Archiviata la delusione per l’eliminazione alla semifinale dell’Eurovision Song Contest 2022, Achille Lauro si è rituffato nel suo habitat naturale: la musica. Il cantante è attualmente impegnato in un tour che tocca le principali città italiane e coglie l’occasione per rilasciare un’intervista a Repubblica. Tra le tante dichiarazioni, inevitabile il riferimento alla kermesse europea che avrebbe potuto vederlo protagonista in finale e che, invece, ha sancito un flop piuttosto inaspettato.



Sono abituato ad andare di faccia verso il ricominciamo” ha spiegato al quotidiano il giovane artista. Non vuole assolutamente parlare di fallimento ma, al contrario, di una possibilità per rialzarsi e proseguire il suo percorso nella musica con sempre maggiori ambizioni: “Una logica poco italiana ma molto internazionale: in America ricominciare dopo un fallimento è considerato ambizioso, anche nelle imprese. Quanti grandi imprenditori hanno fallito? La carriera è anche scontrarsi con la critica“.



Achille Lauro risponde alle critiche di Blanco e al mancato supporto dei colleghi

L’esperienza di Achille Lauro all’Eurovision Song Contest non è stata propriamente positiva, eliminato a un passo dalla finale. Tuttavia vuole conservarla come una prova di maturità dalla quale ripartire: “Faccio le cose per me al di là di ciò che si aspetta il pubblico, cerco di non esserne condizionato, altrimenti non avrei fatto uscire dieci dischi totalmente fuori moda. Il giudizio degli altri non è un mio problema, cerco di seguire il mio pensiero e il mio istinto. È stata sicuramente un’esperienza incredibile, l’Eurovision è un format che rispetta la volontà degli artisti“.



E, in riferimento alle critiche di Blanco e alla mancanza del giusto supporto da parte del pubblico e dei suoi colleghi, il cantante risponde così durante l’intervista a Repubblica: “Mi hanno scritto che non aveva detto proprio così, ma anche se così fosse io continuo per la mia strada, ho abbastanza esperienza per compiere delle scelte che siano coerenti con ciò che voglio fare, non devo chiedere il permesso ai miei colleghi. Penso di aver anticipato spesso i tempi e questo mi ha sempre premiato“.