“Se una cosa non si può fare, io voglio provarci. Ho scelto di osare.” Così Achille Lauro, alle pagine del settimanale Grazia, racconta delle sue ambizioni, dei suoi sogni. “Ho capito che la scelta che ti spaventa di più sarà quella che ti aiuterà a crescere. – ammette il cantante – Sono un sognatore e amo l’umiltà, che permette di vedere gli altri e avere una visione più ampia della vita. Ma se ho un obiettivo rimango focalizzato su quello, solo tu sai chi sei e chi vuoi diventare”. Achille Lauro si prepara all’uscita del suo nuovo singolo che arriva dopo il libro “L’ultima notte”, disponibile dal 16 marzo. Si tratta di un testo su cui ha lavorato durante la quarantena, e grazie al quale è riuscito ad allontanare momentaneamente la mancanza e l’attesa del ritorno sul palco.
Achille Lauro: “La felicità? È un momento che passa e va”
D’altronde, ammette Achille Lauro, l’ispirazione è tanta e, soprattutto in questi mesi, arriva spesso: “Mi capita di svegliarmi e volerli fissare. Per riuscirci uso le note del telefono. Scrivo talmente tanto che potrei già pubblicare altri dieci libri”, aggiunge. Poi, facendo un’analisi su se stesso, dichiara che “La ricerca del successo per me è stata un’ossessione. L’ambizione e l’ossessione sono stati il mio motore”. E aggiunge: “Superano il talento. Conosco persone di talento che non si schiodano dalle loro realtà. Serve anche una costante di fortuna. Ho lavorato in modo ossessivo, dormendo davvero tre ore a notte. Ma è il destino poi che fa la differenza”. Ma quando è felice Lauro? “La felicità è un momento che passa e va. – confessa – Non è mai reale, è un difetto, è rincorrere qualcosa che non possiedo”. E infine a proposito dell’amore, racconta: “Per me l’amore è qualcosa di irraggiungibile, che non è mio, che mi turba, mi rende irrequieto. Mi rende vivo essere sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo”.