Achille Lauro si è raccontato in un’intervista concessa al “Nuovo Quotidiano di Puglia” alla vigilia del suo ritorno a Sanremo. Sì, perché se è vero che la voce di “Bam bam twist” e “Me ne frego” non è tra gli artisti in gara al Festival 2023, è altrettanto incontrovertibile il fatto che l’artista, nella città matuziana, ci sarà. Non solo: si esibirà anche e lo farà sul palco di piazza Colombo, nell’ambito del consueto appuntamento che porta il Festival all’esterno del teatro Ariston. La sua sarà “un’esibizione live di cui non posso svelare molto, posso solo dire che darà continuità al mio tour ‘Unplugged’ in corso nei teatri italiani. Sono molto contento di tornare a Sanremo, un luogo a cui sono molto affezionato e dove mi sento a casa”.



Oltre a essere un’icona di stile, Achille Lauro è, di fatto, il manifesto della musica contemporanea e ha fatto del concetto di arte uno dei pilastri sui quali fondare la sua carriera: “L’arte – ha commentato – è ovunque. Si respira e mi ispira costantemente e ha veramente il potere di salvare il mondo”.



ACHILLE LAURO: “NON MI PENTO DI NULLA, SONO SODDISFATTO DI CIÒ CHE SONO OGGI”

In passato, Achille Lauro ha più volte spiegato le sue scelte fluide in ambito stilistico come una risposta alla mascolinità che non lascia spazio di esistere a chiunque. Una frase sulla quale è ritornato anche nell’ambito della chiacchierata con i colleghi del “Nuovo Quotidiano di Puglia”, dicendo: “La mascolinità tossica non fa male solo alle donne, ma a tutti. Io ho sempre cercato di portare avanti progetti che lasciassero spazio alla libertà in tutte le sue forme d’espressione, andando oltre i generi e le classificazioni sociali”.



A livello di percorso artistico, Achille Lauro non si pente “assolutamente di nulla: tutte le scelte che ho fatto hanno incentivato e portato la mia carriera e la mia vita a quello che sono oggi. Non posso che ritenermi soddisfatto”.