Achille Lauro tra i primi in scaletta nella serata di Battiti Live 2019 con la mitica Rolls Royce. Il tormentone del Festival di Sanremo fa letteralmente scatenare il caloroso pubblico salentino. Sono tanti i fan di Achille Lauro nella folla di Gallipoli, l’artista li ringrazia con un breve medley. Prima di congedarsi e salutare il duo formato da Elisabetta Gregoraci e Alan Palmieri ringrazia il pubblico, esaltandolo per l’entusiasmo coinvolgente che si respira in piazza: “Grazie di cuore Gallipoli! Siete un’infinità questa sera ed io sono veramente felice di essere qui. Cantare a Battiti Live 2019 è un onore per me, siete veramente magici. Grazie per questa serata ci rivedremo presto!”. Achille Lauro viene accompagnato nel dietro le quinte da un lungo applauso, la sua esibizione un successo. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



ACHILLE LAURO A BATITTI LIVE

Achille Lauro è uno degli ospiti della quarta puntata di Battiti Live 2019, la kermesse musicale dell’estate organizzata da RadioNorba e condotta con grande successo da Elisabetta Gregoraci e Alan Palmieri in prima serata su Italia 1. Il trapper porterà sul palcoscenico, allestito presso l’area portuale di Gallipoli, il nuovo singolo “1969” che dà il titolo all’ultimo album di inediti pubblicato dopo la prima partecipazione al Festival di Sanremo 2019. Sul palco dell’Ariston il trapper ha portato il brano “Rolls Royce” diventato una vera e propria hit e un pezzo cult. Il brano porta la firma di Achille e di Edoardo Manozzi, produttore e chitarrista, conosciuto con lo pseudonimo di Boss Doms. “Lauro è sempre stato preveggente. Tutto quello che sognava si è sempre avverato. Sono anni che sgobbiamo per il nostro progetto” ha detto Boss Doms, che ha conosciuto Achille da ragazzino. “Ci conosciamo da ragazzini, io avevo 7 anni e lui 9. Siamo fratelli. Abbiamo fatto anche il liceo insieme. Edoardo aveva addirittura trasferito il suo computer a casa mia perché suonavamo ogni giorno. La nostra amicizia ha passato varie fasi e abbiamo avuto periodi in cui non ci siamo visti: lui faceva il dj e produceva elettronica e io scrivevo per me. Ma siamo sempre stati punk” ha dichiarato Lauro durante un’intervista rilasciata al Corriere di Torino.



Achille Lauro: “niente nasce dal niente”

Parlando di musica, Achille Lauro ha raccontato come sia alla continua ricerca di novità e ispirazione: “la nostra musica è una ricerca, non mi piace definirla in un genere. È una cosa nostra che rispecchia come siamo, come ci vestiamo e come suoniamo. Il “segreto” è l’innovazione. Abbiamo sempre oscillato tra generi diversi perché è poco stimolante chiudersi in uno solo, che sia la trap o il pop. Ultimamente abbiamo la necessità di introdurre le chitarre e altri strumenti”. Il trapper parlando di “Rolls Royce”, una delle hit dell’anno ha detto: “è già vecchio. Siamo andati avanti”. Lauro non nasconde di ricevere stimoli ed ispirazione da tantissime cose: “niente nasce dal niente e penso che il genio sia in chi prende ciò che ha intorno a sé e ne fa un’altra opera. Dietro a “Voglio una vita così… ” c’è molto di più delle stupidaggini che qualcuno si è messo in bocca. C’è il cercare la vita da star che è uno stile artistico e musicale che ci corrisponda e sia solo nostro”.



Achille Lauro: “i miei riferimenti Doors, Jimi Hendrix, i Rolling Stones”

Il trapper, come tutti i cantanti, è cresciuto ascoltando la musica di grandi artisti. I suoi punti di riferimento sono i Doors, Jimi Hendrix, i Rolling Stones su cui ha detto: “da questi ultimi abbiamo rubato il metodo e ogni anno ci rinchiudiamo per un mese e mezzo in una villa, come facevano loro nel sud della Francia. L’idea era quella di capire se, estraniandosi da tutto e allontanandoci da ogni condizionamento anche inconscio, la musica ne avrebbe guadagnato. È stato così”. Achille Lauro ha poi parlato del “Rolls Royce Tour” che sta portando in giro per l’Italia con grandissimo successo: “per noi è una vittoria. Fare musica per una fascia ristretta di gente è fantastico, ma quando riesci ad arrivare a tutti è incredibile”.