Achraf Hakimi è stato senza dubbio il fiore all’occhiello per l’Inter nel calciomercato della scorsa estate. Il fortissimo esterno destro ispano-marocchino però adesso è al centro di un potenziale “caso” che ha fatto alzare la tensione fra Inter e Real Madrid, da cui i nerazzurri hanno acquistato Hakimi nonostante già da due anni giocasse in prestito al Borussia Dortmund. Il pomo della discordia è rappresentato dal trasferimento del marocchino, acquistato l’anno scorso dai nerazzurri per 40 milioni di euro. La società del presidente Steven Zhang non ha pagato la prima rata di 10 milioni, scaduta lo scorso dicembre, tuttavia Beppe Marotta ha in mano un accordo controfirmato per farla slittare al 30 marzo, dunque il caso al momento non esisterebbe. Secondo il Corriere dello Sport, il club spagnolo pretende garanzie sul pagamento, altrimenti penserebbe a come riprendersi il calciatore. Il 30 marzo non è una data a caso: il regolamento Uefa prevede che le licenze per partecipare alle coppe europee abbiano tra i requisiti l’assenza, alla data del 31 marzo, di “debiti scaduti nei confronti di altre società di calcio, derivanti da trasferimenti di calciatori, intervenuti fino al 31 dicembre precedente”.
CASO ACHRAF HAKIMI: I RIMPIANTI DEL REAL MADRID
Formule dilazionate di pagamento, prestiti con varie forme di riscatto, compro adesso e pago in tre rate nei prossimi anni: ormai il calciomercato ci ha abituati a tutto questo ed allora ci sorge il dubbio che in realtà tutto nasca dai rimpianti del Real Madrid per essersi lasciato sfuggire uno straordinario talento come Achraf Hakimi, che già aveva fatto benissimo con la maglia del Borussia Dortmund e adesso si sta confermando all’Inter. Insomma, un errore grosso da parte del Real Madrid, non nuovo d’altronde a “regali” all’Inter: Esteban Cambiasso, Walter Samuel e Wesley Sneijder sono tre “indizi” che fanno molto più di una prova. Le acque a Madrid in queste settimane sono agitate e allora il Real Madrid cerca di sviare le attenzioni dai propri guai facendo la voce grossa per Hakimi: non ci stupirebbe se la questione si riducesse a tutto questo. Per l’Inter naturalmente c’è un metodo infallibile per zittire tutte le polemiche: pagare regolarmente, così da mandare nel dimenticatoio ogni possibile dubbio sulla permanenza in nerazzurro di Achraf Hakimi e anche le voci che continuano in queste settimane a seminare dubbi sul futuro societario e su una possibile cessione da parte di Suning.