Nel punto stampa che ha seguito la riunione con Protezione Civile, Zaia e sindaco Brugnaro sullo status di completa emergenza a Venezia, il Premier Conte assieme alla Ministra del Mit Paola De Micheli ha promesso che con questo Governo verrà completato il Mose «è un’opera discussa. C’è un dibattito politico e ci sono polemiche che si trascinano da anni. Ma siamo in dirittura finale. Siamo al 93 per cento di realizzazione». Secondo il Presidente del Consiglio, i danni sono inimmaginabili e a maggior ragione l’utilità del Mose è sempre più urgente «Sono stati spesi tantissimi fondi, con tante polemiche alle spalle, e scandali. Ma se valutiamo l’interesse pubblico e tutti gli elementi in gioco, non c’è che da prendere la decisione di completare il percorso, che ormai è obbligato». Conte annuncia che domani si terrà un CdM tecnico e limitato all’emergenza di Venezia sotto l’acqua – dunque niente Ilva o Manovra nelle discussioni ufficiali in Consiglio – e poi ricorda «Non siamo in grado di quantificare i danni. Domani c’è un Consiglio dei ministri tecnico, molto limitato, che sicuramente prenderà in carico la richiesta di stato di emergenza del presidente Zaia. Allo stato non ci sono ragioni per negare lo stato di emergenza e stanziare i primi fondi». Da ultimo, il Premier specifica assieme alla De Micheli «Occorre un’istruttoria tecnica ma noi provvederemo come abbiamo fatto anche altre volte a ristorare i danni dei privati».
ALLARME SAN MARCO: VENEZIA È IN GINOCCHIO
Il maltempo sta funestando Venezia e l’intero Veneto, ma sono le prossime ore a spaventare ulteriormente dato che l’alta marea è attesa di nuovo – anche se non ai livelli record della scorsa notte – e le piogge non diminuiranno se non dopo il weekend. Il Premier Conte è arrivato in queste ore nella Laguna per fare il punto con Brugnaro e Zaia dopo quanto già fatto stamane «Le stime dei danni sono molto ingenti. Parliamo di centinaia di milioni di euro. Qui non si tratta di quantificare i danni soltanto, ma del futuro stesso della città. Perchè lo spopolamento di Venezia nasce anche da questo», spiega il primo cittadino di Venezia. Restano forti i danni nella Basilica di San Marco e come il pensiero è rivolto alle previsioni del maltempo per le prossime ore: «Siamo stati a un soffio dall’Apocalisse, a un pelo dal disastro. L’acqua è entrata nella basilica, ha allagato il pavimento e rompendo le finestre è entrata nella cripta, allagandola. La cosa è pericolosa perché l’acqua avrebbe potuto dare problemi statici alle colonne, che reggono la basilica», spiega allarmato il procuratore della Basilica di Venezia Pierpaolo Campostrini all’Agenzia Ansa.
ZAIA “DEVASTAZIONE APOCALITTICA TOTALE”
E’ in ginocchio Venezia a causa dell’acqua alta e del maltempo delle ultime ore. A spiegarlo è stato poco fa il sindaco della città, Luigi Brugnaro, che attraverso Twitter ha fatto sapere: “Venezia è in ginocchio. La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l’intera città e le isole. Siamo qui con il Patriarca Moraglia per portare il nostro sostegno ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti per superare queste giornate che ci stanno mettendo a dura prova”. Oltre alle due vittime di cui vi abbiamo già parlato nel focus qui sotto, sono moltissimi i danni nel centro storico del capoluogo della regione Veneto, a cominciare dalla Basilica di San Marco, dove l’acqua ha raggiunto quasi un metro e dieci centimetri di altezza. Allagamenti anche al Teatro La Fenice, nonché in numerose abitazioni e attività commerciali del paese. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della regione, Luca Zaia: “Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale, ma non esagero con le parole, l’80% delle città è sott’acqua, danni inimmaginabili, paurosi”. Oggi pomeriggio attesa la visita del premier Conte. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VENEZIA ALTA ACQUA DA RECORD: ATTESI 160 CM
Prosegue l’emergenza acqua alta a Venezia, e stamane le sirene sono suonate alle ore 8:30 e poi alle 8:44. Secondo gli esperti, attorno alle 10:30 di stamane dovrebbe raggiungersi il livello di 160 centimetri, dopo che nella notte è stata superata la soglia dei 180. Chiuse tutte le scuole di ogni grado della zona, e i vigili del fuoco hanno risposto a ben 170 diverse chiamate, molte dei quali di anziani e disabili che temevano di rimanere intrappolati a causa dell’acqua che aveva invaso le loro abitazioni. Intanto sale a due il numero dei morti, ed oltre all’anziano di 78 anni rimasto folgorato a causa di un blackout, è stata rinvenuta un’altra vittima, morta probabilmente per cause naturali, sempre sull’isola di Pellestrina, completamente sommersa dal’acqua. Intanto nella notte c’è stato un principio di incendio presso il museo di arte moderna e orientale a Ca’ Pesaro, mentre all’hotel Gritti e al Metropol l’acqua è praticamente entrata come una vera e propria cascata nei locali dei due edifici. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VENEZIA ACQUA ALTA RECORD: 187 CM E UN MORTO
Una pesante ondata di maltempo ha messo in ginocchio in queste ore Venezia. Alle ore 22:50 di ieri sera, martedì 12 novembre, l’acqua ha toccato la quota record di ben 187 centimetri, il secondo punto più alto mai raggiunto in laguna dopo i 194 centimetri registrati nel 1966. Lo splendido capoluogo del Veneto è abituato ed è attrezzato agli allagamenti, ma quanto avvenuto in queste ore ha preso in contropiede sia gli addetti ai lavori quanto i residenti. Numerosi sono stati infatti i danni provocati dal maltempo, a causa di una pioggia caduta copiosa ma anche del vento di scirocco che ha soffiato fino a 100 chilometri all’ora. Le gondole e le barche sono state strappate dagli ormeggi, riferisce Rai News, mentre tre vaporetti sono stati affondati. Un uomo è invece morto, un anziano di 78 anni che è stato fulminato da un corto circuito sull’isola di Pellestrina, mentre l’acqua gli entrava in casa. Come già anticipato ieri sera, danni anche presso la Basilica di San Marco, anche se al momento non è semplice fare una stima. “Questo è un disastro – il tweet del primo cittadino veneziano, Luigi Brugnaro – questa volta bisognerà contare i danni. Stiamo affrontando una marea più che eccezionale. Siamo tutti mobilitati per gestire l’emergenza”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VENEZIA, ACQUA ALTA DA RECORD: L’APPELLO DEL SINDACO
Acqua alta a Venezia, è record: 1,87 metri, Piazza San Marco completamente sommersa. Il maltempo si sta abbattendo in queste ore in tutto il Paese e il capoluogo veneto è tra i più colpiti: un metro d’acqua a San Marco, con la piazza che è percorsa unicamente dalle imbarcazioni delle strutture della Protezione Civile. Si tratta del livello più alto di acqua dal 1966: 53 anni fa si arrivo a 1,94 metri sul medio mare. Il sindaco Luigi Brugnaro ha diffuso un video sui social network: «Abbiamo bisogno che tutti ci diano una mano. Bisogna essere tutti uniti per affrontare questi che sono evidentemente gli effetti dei cambiamenti climatici. Adesso il Mose si capisce che serve: il Governo deve darci una mano. Domani ci aspettiamo un nuovo picco: è necessario che la gente stia a casa». Il primo cittadino ha inoltre annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale per Venezia. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ACQUA ALTA VENEZIA: 70 CM NELLA BASILICA DI SAN MARCO
Allarme acqua alta a Venezia: l’alta marea sfiora i 130 centimetri, allerta per la Basilica di San Marco. Come riporta Repubblica, l’acqua ha invaso il nartece (circa 70 centimetri): registrati danni ai mattoni e alle colonne dell’edificio. Il ministero dei Beni Culturali ha inviato gli ispettori per effettuare le verifiche del caso, ecco le parole del ministro Dario Franceschini: «Attendiamo gli esiti del sopralluogo degli ispettori del ministero – che avverrà non appena l’attuale fenomeno di acqua alta sarà terminato – ma siamo pronti a finanziare quanto richiesto lo scorso anno dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna per la tutela della Basilica di San Marco», riporta il Corriere della Sera. Un evento simile è stato registrato solo in altre cinque occasioni negli ultimi 1200 e, come sottolinea la Procuratoria di San Marco, le ultime tre si sono verificate negli ultimi venti anni. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ACQUA ALTA VENEZIA, 140 CM IN LAGUNA
L’allerta meteo è praticamente in tutta Italia, ma Venezia vive ore di ansia per l’eccezionale acqua alta che sta portando la marea nella Laguna a livelli da record: in giornata l’apice sarà raggiunto dalla quota di 140 centimetri attorno alle 23 di questa sera, con l’allarme lanciato direttamente dal Centro Maree del Comune di Venezia. «Situazione meteorologica altamente dinamica. Si invita a seguire gli aggiornamenti che verranno emessi ogni ora», specifica il bollettino maltempo del Centro Maree veneziano, in costante aggiornamento per via del maltempo “ballerino” di queste ultime ore. In mare aperto la situazione non è poi migliore visto che il Cnr già segnala 120 centrimetri di altezza della marea, con relativi disagi per chi lavoratori, cittadini e turisti nella città più affascinante del mondo. L’allerta eccezionale deriva dall’ondata di maltempo del “minimo depressionario” sull’Adriatico Settentrionale, recitano le previsioni meteorologiche stilate dal Centro del Comune di Venezia. Oggi e domani sono stati chiusi gli asili nido e le scuole dell’infanzia per decisione diretta del sindaco Brugnaro, con gli aggiornamenti nel pomeriggio che potrebbero dare altri provvedimenti per la giornata di mercoledì.
ACQUA ALTA A VENEZIA: IL VIDEO IMPRESSIONANTE
Entrando nello specifico sulle previsioni dell’acqua alta – mentre i turisti scattano foto con le gambe completamente immerse nella piazza San Marco allagata – il picco di mare alta si avrà appunto in serata con i 140 centimetri predetti. Circa il 60% della città potrà essere interessato dal fenomeno: secondo il Centro Maree, un altro picco di marea è atteso nella nottata con una previsione che da 145 centimetri potrebbe arrivare fino a 155, superando così il recente record del 29 ottobre 2018. Stante l’allarme, il Comune di Venezia ha ricordato a cittadini e turisti come le passerelle tradizionali garantite durante l’alta marea «non garantiscono la transitabilità in caso di marea superiore ai 120 centimetri e, pertanto, si raccomanda alla popolazione di uscire nelle fasce orarie solo in caso di estrema necessità». Il servizio di trasporto pubblico sui battelli di Actv potrebbe sospendere il servizio in alcuni canali: come da circolare, in caso di acqua alta sopra il metro e venti centrimetri, i canali utilizzabili restano solo Canal Grande, Canale di Cannaregio, Rio Novo e, per i soli mezzi di soccorso ed emergenza, il Canale delle Galeazze.