Sono stati ritirati in via precauzionale due lotti di acqua Guizza, prodotti nello stabilimento di Valle Reale Popoli, in provincia di Pescara. La decisione è giunta a seguito del “rischio microbiologico per Staphylococcus aureus”, così come si legge sul Corriere della Sera, citando l’apposito comunicato del Ministero della Salute. I prodotti interessati sono precisamente l’acqua nel formato da 1.5 litri in Pet, acqua minerale naturale Fonte Valle Reale, lotti 10LB2202A prodotti il 21 luglio e 08LB2208A prodotti il 27 luglio. Dopo la comunicazione del ministero, la società Gran Guizza ha fatto sapere di aver provveduto immediatamente al ritiro dei lotti in questione.



«La decisione — la nota della società — è stata presa a seguito dei campionamenti svolti dall’Arta Abruzzo per conto del Sian Asl di Pescara presso il sito produttivo di Popoli che hanno riscontrato la presenza dell’indicatore di contaminazione stafilococco aureo in alcuni prodotti finiti. La società invita a non consumare i prodotti appartenenti ai lotti oggetto di ritiro. Precisa, inoltre, che il richiamo si riferisce solo ed esclusivamente ai prodotti menzionati e limitatamente ai lotti indicati». Inoltre viene fatto sapere che Gran Guizza spa “sta collaborando con le autorità competenti per l’accertamento delle eventuali cause e la risoluzione della problematica”.



ACQUA GUIZZA, LOTTI RITIRATI IN VIA PRECAUZIONALE: COSA PUO’ PROVOCARE LO STAFILOCOCCO

Lo Staphylococcus aureus è un batterio che può causare vari sintomi, anche fastidiosi. Solitamente, come ricorda il quotidiano di via Solferino, è presente sulla cute e sulle membrane delle mucose nel 20/30 per cento delle persone sane, e a volte può causare anche delle infezioni locali della pelle e infezioni più gravi, soprattutto per coloro che hanno un sistema immunitario compromesso.

Nel caso in cui qualcuno subisse un’intossicazione alimentare da stafilococco aureo, potrebbe subire nausea, mal di testa, dolori addominali, diarrea e più raramente febbre. I soggetti più a rischio, qualora dovessero contrarre l’infezione, sono anziani, i bambini e i soggetti fragili.