La pioggia scrosciante sembra un elemento inerte, ma nello spettacolo “Acqua” diventa il simbolo di una crescente tensione che sfocia nella tragicommedia. Oggi, 22 agosto 2024, alle 21:30, nell’ambito del Meeting di Rimini, il “Galli”, storico teatro cittadino, ospiterà quest’opera diretta da Nicola Abbatangelo, unendo le penne di Giovanni Maddalena, Nicola Abbatangelo e Giampiero Pizzol. La produzione è a cura di Wonderage Production srl e Compagnia Bella, con il patrocinio del Comune di Rimini. I biglietti sono disponibili su Vivaticket.
“Acqua” è ambientato in una cittadina di mare immaginaria, costantemente martellata da una pioggia incessante. La storia si svolge principalmente nel bar della piazza principale, un rifugio per un gruppo di amici che, tra chiacchiere e pettegolezzi, affronta l’inesorabile aumento del livello dell’acqua per le strade. Questa pioggia, però, è più di un semplice sfondo; è una metafora della verità che viene a galla, delle tensioni nascoste che emergono, e delle dinamiche di potere e disinformazione che si diffondono come un’inondazione.
Il cast include attori di talento come Elisabetta Tulli, Andrea Maria Carabelli, Giampiero Pizzol, Giampiero Bartolini, Matteo Bonanni, Gianluca Reggiani, Daniele Romualdi, Laura Berardi e Diego Becce. Le musiche di Fabrizio Mancinelli accompagnano le scene progettate da Annalisa di Giuli, con luci e audio a cura di Mattia Silvagni, Matteo Dalmonte e Officinateatro Srl.
La trama si dipana attraverso dialoghi serrati e personaggi ben definiti. Ilde, la parrucchiera il cui negozio è stato allagato, si rifugia nel bar, accolta dal barista. Sara, una donna affascinata dalle riviste di gossip, e suo marito Stefano, coinvolto in affari loschi con Ivano, un bancario, si uniscono al gruppo. Ma è Livio, il personaggio più complesso e malinconico, a dare profondità alla storia. Tornato dal funerale del padre, Livio è l’unico che osa fare domande scomode e dire la verità, anche se ha il difetto di non reggere l’alcol. Il potere entra in gioco quando si diffonde la voce che la diga che protegge la città potrebbe cedere. I notabili del paese, tra cui il giudice, il direttore della banca e il sindaco, cercano di placare le preoccupazioni con rassicurazioni che appaiono sempre meno credibili. «Non c’è nessuna alluvione», affermano, mentre la pioggia continua a cadere, simbolo della verità che non può essere ignorata.
Le dinamiche di potere e la disinformazione sono temi centrali dello spettacolo. Giovanni Maddalena spiega che “Acqua” è una fusione di generi: «È uno spettacolo teatrale che mette insieme tanti generi drammaturgici». Giampiero Pizzol aggiunge: «Finalmente c’è la possibilità di fare un’opera collettiva, un’opera che ci mette in compagnia nella quale la relazione è essenziale». Andrea Maria Carabelli sottolinea l’esperienza non comune di recitare con un gruppo numeroso: «Oggi, in teatro, avere anche solo la possibilità di recitare con altri otto attori è un’esperienza straordinaria di per sé».
Nicola Abbatangelo, il regista, descrive “Acqua” come un’opera silenziosa nonostante il rumore di fondo della pioggia: «Il significato di “Acqua” è forse anche la cosa più immediata che mi verrebbe da dire: in fondo, il male è terribile ma anche semplice, e poter resistere al male è una cosa che non richiede per forza eccessivi strumenti di intelligenza, ma che è alla portata di tutti». Matteo Bonanni spera che il pubblico sia toccato da quanto vedrà al Galli: «Spero che le persone, da questo spettacolo, in una serata come questa, si portino a casa una sensazione di disagio, che possano pensare “ma anch’io sono così, io posso diventare così” e così comincino a lavorare sulla loro vita».
La scenografia claustrofobica si restringe attorno ai protagonisti, accentuando l’atmosfera soffocante di una città sommersa non solo dall’acqua, ma anche dalle menzogne.
“Acqua” rappresenta una critica acuta alla capacità del potere di trasformare la menzogna in ideologia, una riflessione sulla natura del bene e del male, e un richiamo all’importanza dei legami affettivi come antidoto al conformismo e alla disinformazione. Uno spettacolo che è una sfida ai nostri tempi, un invito a guardare oltre le apparenze e a resistere alla tentazione di credere alle versioni ufficiali quando la realtà ci mostra altro. Come dice uno dei personaggi: «La verità non è mai conveniente, ma è sempre necessaria». E proprio come l’acqua, la verità trova sempre un modo per affiorare, nonostante tutto.
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