Un fischio fastidioso all’orecchio, questo è sostanzialmente l’acufene, la malattia di cui soffre Caparezza e per la quale è costretto a ridurre il numero dei suoi concerti. Si tratta di un rumore all’orecchio, a volte è percepito come un ronzio, un fischio, un fruscio o un sibilo, che si avverte nelle orecchie o nella testa, anche se non c’è alcun stimolo acustico esterno. Una condizione che coinvolge il 10-15% della popolazione. Nella forma più grave di questa malattia può influire fortemente sulla salute emotiva e sul benessere sociale delle persone.
Nella maggior parte dei casi, è soggettivo, perché c’è la percezione di un suono in assenza di esso. Meno diffusa la forma oggettiva, che invece è legata a rumori generati da strutture contigue all’orecchio. A volte sono così forti da essere uditi anche dal medico durante la visita. Questi ultimi sono pulsanti, sincroni col battito cardiaco o intermittenti, quindi in ambienti silenziosi sono molto evidenti, apparendo peggiori nel momento in cui si va a dormire.
LE CAUSE E LA DIAGNOSI
Generalmente, l’acufene (di cui ha parlato in passato anche Maurizio Battista) può essere intermittente o continuo. In quest’ultimo caso, si rivela particolarmente fastidioso e irritante. Ci sono pazienti che si “adattano” meglio di altri alla presenza di questi rumori, ma in altri casi inducono alla depressione. Peraltro, lo stress generalmente aggrava questa condizione. L’acufene soggettivo può comparire con quasi tutte le malattie che colpiscono le vie acustiche.
Inoltre, può essere responsabile di infezioni e lesioni del sistema nervoso centrale che colpiscono le vie uditive. Ma anche le malattie che causano perdita dell’udito possono causare acufeni, come ostruzione del condotto uditivo, corpi estranei o otite esterna. Ma anche otite media, disfunzione della tuba di Eustachio e otosclerosi si associano a questo ronzio fastidioso. Fra le cause ci sono anche tumori dell’orecchio o alcune malformazioni. Caffeina e sostanze stimolanti possono peggiorare la situazione. Per la diagnosi serve una visita audiologica completa. Lo specialista decide poi se prescrivere una risonanza magnetica.
COME SI CURA ACUFENE
Spesso curando la malattia legata all’acufene, la situazione migliora. Se si corregge la perdita dell’udito, ad esempio con un apparecchio acustico, si allieva l’acufene nel 50% circa dei pazienti. Attualmente non esiste una terapia specifica medica o chirurgica contro l’acufene. C’è chi trova sollievo con un suono di sottofondo che maschera l’acufene, infatti sono nati così i “mascheratori” di acufene, dispositivi indossati come un apparecchio acustico che forniscono un suono basso che copre il ronzio. Ma ci sono anche terapie per “addestrare” l’acufene: la stimolazione elettrica, ma occasionale, dell’orecchio interno, basti pensare ad un impianto coclearie, è in grado di ridurre l’acufene, ma si tratta di una terapia destinata solo a coloro che soffrono di ipoacusia profonda.