A causa dell’aumento del costo di produzione dell’additivo AdBlue, necessario al funzionamento dei motori Diesel più moderni, i veicoli e i tir Euro 5/6 rischiano di restare fermi. L’aumento del costo produttivo è dovuto all’alto prezzo raggiunto dalle materie prime come il metano. Di conseguenza, scrive il Corriere della Sera, un’azienda come la ferrarese Yara che è responsabile del 60% della produzione dell’AdBlue in Italia, ha annunciato uno stop di quattro/sei settimane.



Il risultato è che il prezzo dell’AdBlue è raddoppiato da 25 a 50 centesimi il litro. C’è un paradosso: essendo utilizzato nei veicoli più moderni, questi saranno costretti a fermarsi mentre i più vecchi e inquinanti potranno continuare a circolare.

AUMENTA COSTO PRODUZIONE ADBLUE: RISCHIO CRISI AUTOTRASPORTO

Con l’elevato costo di produzione dell’AdBlue, potrebbe esserci una crisi dell’autotrasporto con vetture e tir fermi. L’additivo è una soluzione al 32,5% in acqua demineralizzata di urea tecnica, usata per ridurre le emissioni degli ossidi di azoto contenuti nei gas di scarico dei veicoli con motore Diesel. L’utilizzo dell’AdBlue è obbligatorio per tutti i veicoli che ne fanno uso. Quando il serbatoio è privo di questo prodotto, tra l’altro, i veicoli non possono essere riaccesi.



Proprio per questo motivo i camion potrebbero smettere di consegnare merci, con i relativi disagi per il commercio. Si prevedono dunque difficoltà sia per l’autotrasporto sia per i proprietari di auto di nuova generazione.

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