Un uomo è stato arrestato con le gravissime accuse di pedopornografia dopo aver adescato delle bambine su WhatsApp, l’app di messaggistica più utilizzata al mondo. Il modus operandi attuato dal pedofilo era ben collaudato e nel contempo “classico”: fingendosi un minorenne, e precisamente un 14enne, con tanto di finte foto, è riuscito a “conquistare” diverse ragazzine, chiedendo loro in cambio materiale intimo e privato. Nel dettaglio sono state ventisei le vittime, come riporta l’edizione online de Il Messaggero, fra cui bambine di dieci anni, ma anche di tredici.
Le stesse venivano invitate a spogliarsi e a consumare dei rapporti virtuali, convinte che stessero chattando con un 14enne, ma in realtà, dietro al telefono e al computer vi era un insospettabile, come scrive il quotidiano romano, un trentenne milanese. L’uomo, riferisce il quotidiano Il Giorno, è stato arrestato dopo che nel suo computer sono state trovate svariate foto sulle sue vittime: prima è stato condotto in carcere a Milano e poi ai domiciliari, con ben 40 capi di imputazione. Nei prossimi mesi verrà sottoposto a processo da cui si capirà se lo stesso sia colpevole o meno.
ARRESTATO PER PEDOPORNOGRAFIA A MILANO: UN CASO SIMILE A VERONA
Una vicenda scioccante molto simile a quella avvenuta soltanto pochi giorni fa nella provincia di Verona. In questo caso il pedofilo era un 56enne nel cui computer sono stati trovati più di 2.500 file raccapriccianti, alcuni di bambini di pochi mesi, fino ad arrivare a dei ragazzini. Tutti i minori venivano ripresi in atti sessuali compiuti da soli, ma anche fra di loro o con adulti, un vero e proprio archivio dell’orrore, che il pedofilo, un altro insospettabile (nella vita faceva l’elettricista), custodiva gelosamente.
L’uomo è originario di Ravenna ma da due anni risiede in quel di Vigasio, nel veronese, e durante una perquisizione del suo apportamento gli agenti hanno trovato il personal computer contenente le immagini degli abusi. Il 56enne, che è stato arrestato, aveva un precedente risalente a dieci anni fa.